rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Galatina Galatina

Fibrillazioni al “Toma” contro il nuovo piano della rete scolastica

Lettera alle istituzioni regionali, firmata dal dirigente dell’istituto artistico galatinese, che stigmatizza l’accorpamento della storica scuola nel riordino approvato dalla giunta pugliese: “Un errore grossolano e illogico”

GALATINA – Il liceo artistico “Toma” di Galatina alza la voce a tutela della propria storia nei confronti delle istituzioni regionali e scolastiche, facendo esplicita richiesta di riesaminare il “Piano di riorganizzazione della rete scolastica della Regione Puglia per l’anno 2012/13”. A prendere carta e penna, per scrivere al presidente Nichi Vendola, agli assessori della sua giunta, alla Provincia di Lecce e a Lucrezia Stellacci, direttrice dell’Usr per la Puglia, è il dirigente scolastico, Giuseppe Russo.

“Il liceo – scrive -, storico istituto che dal 1897, anno della sua istituzione, ha costituito punto di riferimento per intere generazioni di giovani del territorio, formate magistralmente nei diversi settori dell’arte e le cui opere più rappresentative sono tutt’ora esposte permanentemente nella mostra d’arte annessa alla scuola, sia stato cancellato, con la sua storica tradizione, in seguito ad un atto (la delibera di giunta regionale 125 del 25 gennaio scorso, ndr) che a parere di chi scrive può essere inquadrato solo nell’ambito ristretto della ‘svista’ o in quello dell’‘errore grossolano’”.

La delibera prevede l’accorpamento della sede centrale di Galatina al liceo classico “Colonna” e quello della sede associata di Nardò al Tecnico economico “Vanoni”, sempre di Nardò, con l’obiettivo di raggiungere le dimensioni dell’autonomia (600 alunni) per quei due istituti a fronte del sacrificio totale del “Toma”: “Eppure – chiarisce Russo - la dimensione del liceo ‘Toma’, con 512 alunni, avrebbe meritato una maggiore attenzione, considerato che altre istituzioni scolastiche, con un numero di alunni nettamente inferiore, hanno visto mantenere la propria autonomia sulla base di ‘previsioni di crescita’ della propria dimensione”.

“Accade così – prosegue il dirigente - che mentre si propone la soppressione dell’autonomia del liceo artistico ‘Toma’ con 512 alunni, quindi a dimensione di autonomia in base a leggi vigenti fino ad appena un mese fa, si mantiene l’autonomia ad istituti che non rientrano né nei parametri più recenti (600 alunni) né in quelli precedenti (500 alunni). È noto che gli istituti statali d’arte ed i licei artistici della provincia di Lecce sono ubicati nei comuni di Galatina, Parabita e Poggiardo, e di questi il ‘Toma’ di Galatina è quello che presenta una popolazione studentesca più elevata”.

Logica avrebbe voluto, secondo quanto riporta il dirigente, che all’istituto maggiormente dimensionato si aggregasse la sede di Parabita e/o quella di Poggiardo in modo da costituire un polo artistico con gli altri licei del territorio salentino poiché nelle stesse direttive del Direttore dell’U.s.r, Lucrezia Stellacci si legge che “i confini comunali non devono essere intesi come ostacoli insuperabili per il raggiungimento di accordi programmatici”.

“Appare pertanto singolare, invece – ribadisce Russo -, che la Regione Puglia abbia deliberato la soppressione proprio dell’istituto più dimensionato, oltre che con la maggiore tradizione, salvaguardando l’autonomia ad altro istituto, quello di Parabita accorpandogli l’Ipsia di Gallipoli, di indirizzo differente, e destinando l’istituto di Poggiardo a garantire l’autonomia dell'Ipseoa di Otranto, anch’esso fortemente sottodimensionato: tali decisioni non si possono giustificare con una semplice motivazione relativa a ‘differenti realtà territoriali’.

“Di fatto – prosegue -, ad una scuola fortemente sottodimensionata si garantisce il mantenimento dell’autonomia a costo di accorparle un istituto di altro comune e di altro di indirizzo, ma nulla è possibile organizzare per garantire pari trattamento all’istituto di Galatina che, invece, sulla carta, ne aveva i requisiti migliori: anzi, nessuna previsione di crescita è stata consentita dal momento che nemmeno la richiesta di attivazione dell’indirizzo ‘Audiovisivo e multimediale’ è stata concessa”. Russo ritiene che non sia tata fatta una razionalizzazione della rete scolastica adeguata, in considerazione dei fabbisogni dell’utenza, poiché il bacino del liceo artistico di Galatina e Nardò ha un’area molto più vasta rispetto a quella degli altri istituti della stessa tipologia: “I nostri alunni – precisa - provengono anche da Ugento, Torre San Giovanni, Porto Cesareo, Leverano, Acquarica del Capo”.

Per questo, ritiene doveroso sottolineare che i genitori e gli allievi non hanno accolto la notizia dell‘accorpamento della loro scuola con il “Colonna” di Galatina in maniera positiva ed hanno manifestato la volontà di collaborare con la dirigenza per ogni manifestazione, intesa a ridare al liceo artistico la propria autonomia e la sua storica visibilità, anche con interventi di motivata e sentita protesta presso le sedi di competenza degli organi provinciali e regionali.

Con il nuovo piano di razionalizzazione, secondo Russo, è stata accentuata la frammentarietà dell’offerta formativa, con la generazione di una “filiera formativa disomogenea”. Per tutti questi motivi, l’istituto chiede agli organi interpellati di apportare alla delibera della “discordia” le variazioni proposte, mantenendo per l’anno scolastico 2012/13 l’autonomia al liceo artistico “Toma” di Galatina, autorizzando anche l’attivazione dell’indirizzo “Audiovisivo e multimediale”, così come era già stato proposto dalla Provincia di Lecce con propria delibera, magari prevedendo l’accorpamento ad essa di altra scuola o indirizzo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fibrillazioni al “Toma” contro il nuovo piano della rete scolastica

LeccePrima è in caricamento