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Martedì, 23 Aprile 2024
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GALATINA: PEPE INTERVIENE SULLE QUESTIONI AMBIENTALI

Il consigliere favorevole ai controlli a tappeto sui complessi industriali provinciali: "Necessario punire chi stupra l'ambiente". Ed attacca Equitalia: "Ha ricevuto un potere di cui non era titolare"

L'allarme e la preoccupazione in merito alla vicenda Copersalento (l'azienda brucerebbe combustibile da rifiuti con limiti di diossina 420 volte superiori a quelli consentiti per legge) di Maglie hanno generato discussioni in materia di verifica e vigilanza della tutela ambientale. Il consigliere di opposizione di Galatina, Antonio Pepe, nel plaudire all'iniziativa della Provincia di Lecce e dell'Arpa, ha auspicato che tali controlli vengano "seriamente" e "ciclicamente" effettuati su tutto il territorio provinciale, soprattutto laddove sorgono importanti complessi industriali.

"Ritengo necessaria ed imprescindibile - afferma Pepe - l'intensificazione di tali attività di verifica e di vigilanza, ed invito le Autorità preposte ad usare il pugno di ferro contro coloro che contravvengono alle norme in materia di tutela della salute e dell'ambiente. E' ormai inammissibile, soprattutto ora che i più qualificati e recenti studi hanno scientificamente dimostrato una forte correlazione tra l'inquinamento ambientale e l'insorgenza di malattie di vario genere, che vi possano essere realtà aziendali a ciò indifferenti". "Spero -conclude -, ma ne sono certo, che il primo cittadino, davanti a tali problematiche, sicuramente avulse da contrapposizioni prettamente politiche, voglia attivarsi affinché gli organi deputati ai controlli moltiplichino la loro attività di monitoraggio sul nostro territorio e sul circondario, per dire basta a queste forme di "stupro" dell'ambiente che minano la nostra salute". Diverso, invece, il parere del consigliere in merito al provvedimento col quale la Centro Salento Ambiente s.p.a. di Galatina ha trasferito in concessione ad un soggetto terzo (Equitalia s.p.a.) il potere autoritativo di riscuotere coattivamente la tariffa rifiuti: la scelta "tradisce", secondo Pepe, "macroscopiche illegittimità che costituiscono vizi dell'intero procedimento di riscossione e che diventano inevitabilmente vizi propri della stessa cartella esattoriale".

"La prima violazione che si rileva - afferma Pepe -, è senza dubbio quella di aver affidato il servizio di riscossione coatta ad Equitalia s.p.a. senza aver esperito apposita procedura ad evidenza pubblica: ciò in contrasto con quanto stabilito dalle disposizioni in materia (art. 3, comma 25, del D.L. 30.09.2005 n. 203, convertito con modificazioni nella L. 02.12.2005 n. 248), le quali prevedono che "Fino al 31 dicembre 2010, in mancanza di trasferimento effettuato ai sensi del comma 24 e di diversa determinazione dell'Ente creditore, le attività di cui allo stesso comma 24 (riscossione coatta) sono gestite dalla Riscossione s.p.a. o dalle società dalla stessa partecipate ai sensi del comma 7, fermo il rispetto di procedure di gara ad evidenza pubblica".

"Ne discende che - puntualizza Pepe - le cartelle notificate agli utenti, sono illegittime giacché emesse in violazione delle norme che disciplinano il corretto conferimento del potere di riscuotere coattivamente il tributo". A questo, secondo Pepe si aggiungerebbe la circostanza che "la società mista, soggiacendo alla normativa sui contratti pubblici contenuta nel Codice degli Appalti, è obbligata ad esperire una procedura di gara ad evidenza pubblica per la scelta del proprio contraente e, quindi, nel caso di specie, del soggetto a cui affidare il servizio di riscossione coatta".

"Senza tralasciare il fatto - conclude Pepe - che non è in alcun modo rilevabile, in capo alla Centro Salento Ambiente s.p.a., il potere di riscuotere coattivamente la Tia atteso che, né nel contratto di servizio stipulato con il comune di Galatina, né nei regolamenti comunali relativi alla tariffa, si rinviene alcuna traccia circa la titolarità del potere di riscossione coatta. Ne consegue che il provvedimento con il quale la Centro Salento Ambiente ha affidato in concessione alla Equitalia s.p.a la riscossione coatta del tributo in questione, in realtà ha trasferito un potere del quale non era nemmeno titolare".

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