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Martedì, 16 Aprile 2024
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GALATINA: SCONTRO POLITICO SULLA TANGENZIALE EST

Nei giorni scorsi una lettera aperta alle autorità provinciali del duo Valente-Del Coco aveva richiesto maggiore attenzione ai pericoli di una strada ancora da riaprire Pepe (Udc) replica

Nuova polemica a Galatina: protagonista delle cronache della città salentina è la tangenziale est. Nei giorni scorsi, infatti, il consigliere comunale, Enzo Del Coco e Dino Valente, segretario di Galatinaaltra avevano indirizzato al prefetto di Lecce, Gianfranco Casilli, al questore, Vittorio Rochira, Questore di Lecce, alla presidenza della Provincia e alle autorità locali competenti, una lettera aperta, chiedendo in merito all'apertura del secondo tratto della tangenziale-est di Galatina, il ripristino della legalità. La teoria della lettera aperta è brevemente riassumibile in questi termini: dal novembre del 2006 il secondo tratto della tangenziale est di Galatina è regolarmente percorso dalle auto e dai camion nonostante i divieti di accesso posti all'inizio di ogni raccordo stradale; chi si immette su quella bretella lo fa a suo rischio e pericolo ma è sicuro di potervi transitare indisturbato.

Il duo aveva peraltro sottolineato come, dopo una lettera illustrativa, inviata al presidente della Provincia di Lecce, in data 26 aprile, a distanza di qualche giorno, aveva dovuto registrare "il silenzio delle Autorità provinciali". I due si chiedevano come mai si permettesse l'accesso a chiunque in quello che formalmente è ancora un cantiere aperto. E, per queste ragioni di sicurezza, Del Coco e Valente chiedevano l'intervento dell'autorità, per chiarire e risolvere una situazione complessa e ritenuta contraddittoria.

Ma non si sono fatte attendere le repliche all'iniziativa dei due. Antonio Pepe, capogruppo cittadino Udc, che definisce la loro presa di posizione "strumentale", sottolinea come i due "per tentare di mascherare agli occhi della gente l'immobilismo, la contraddittorietà e la permanente litigiosità che sta contraddistinguendo l'attuale amministrazione di Galatina, di cui fanno orgogliosamente parte" starebbero spostando "scientemente l'attenzione su problemi in parte risolti, da altri, però, quale quello della realizzazione della strada in parola, facendo passare la conclusione di un normale iter burocratico (lungo sì, ma pur sempre imposto dalla legge) per una successo politico".

Continua Pepe: "A questo proposito sarebbe interessante ascoltare il parere di chi, in questi giorni, transitando su quella strada per motivi di lavoro (faccio riferimento, in particolare, ai mezzi di trasporto pesanti), evitando così di attraversare il centro cittadino, ha ricevuto salatissime multe. E sarebbe curioso sapere anche cosa ne pensano i cittadini che, conseguentemente, hanno visto aumentare il traffico di veicoli pesanti nel centro cittadino. Due risultati con un colpo solo: aumento del traffico dei mezzi pesanti nell'abitato galatinese e salatissime multe nei riguardi di coloro che utilizzavano tale strada per motivi di lavoro".

Pepe conclude affermando che i due in altre occasioni farebbero meglio "a tentare tutte le strade informali, cioè quelle che non si traducono in titoli sui giornali, e poi, eventualmente, interessare gli organi competenti. Sicuramente, avrebbero provveduto a vietare il transito su quella strada, impedendolo materialmente, magari sbarrandola, e si sarebbe evitato di ricorrere allo strumento delle multe nei confronti degli ignari cittadini. Quello si che sarebbe stato un risultato".

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