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Lavoratori Asi Galatina: un destino sempre più precario

La situazione dei sei lavoratori che presidiano l'impianto Asi di Galatina, dopo essere stati licenziati, è sempre più complicata: la Cgil scrive alle istituzioni regionali per portare attenzione

GALATINA - Un destino doloroso e senza lieto fine quello dei lavoratori licenziati a Galatina dal consorzio Asi: il segretario generale della Cgil Lecce, Salvatore Caricato, scrive una lettera al Presidente della giunta regionale, Nichi Vendola, alla vicepresidente, Loredana Capone, e all'assessore al lavoro, Michele Losappio, per comunicare che, a decorrere dal 1° gennaio 2010, l'impianto di depurazione Asi, al servizio dell'area industriale Galatina - Soleto, è presidiato dai lavoratori perché licenziati per fine appalto concesso dal consorzio Asi alla società Emes.

"Nonostante il licenziamento dei lavoratori - scrive Caricato - gli stessi stanno garantendo il corretto funzionamento dell'impianto perché il Commissario Straordinario del comune di Galatina ha comunicato la impossibilità di fermare il depuratore per motivi igienico sanitari e per il fatto che lo stesso è assolutamente necessario alla corretta gestione e depurazione delle acque reflue provenienti dalle zone industriali di Soleto e Galatina".

"Siamo enormemente preoccupati - sottolinea il segretario Cgil - per i noti motivi di carattere igienico-sanitari e soprattutto per le condizioni di lavoro in cui si trovano numero sei dipendenti e relative famiglie, i quali sono stati licenziati tra il silenzio assordante delle istituzioni ed in particolare del Consorzio Asi e Aqp".

Dal sindacato ribadiscono che la professionalità di questi lavoratori ed il servizio pubblico che gli stessi assolvono debbano "ritenersi di primaria importanza anche alla luce delle attuali condizioni del sistema di depurazione nella provincia di Lecce".

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