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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Terrore nella villa: medico e moglie in balia di tre malviventi

Antonio Lagna, chirurgo in pensione, aggredito da tre rapinatori. Cercavano una cassaforte che non aveva. L'uomo colto da malore. Durante l'irruzione in casa, si sono impossessati di pezzi di bigiotteria. Indaga la polizia

GALATINA – Un assalto in stile “Arancia meccanica”, per una recrudescenza criminale da brividi. Fotogrammi che sembrano estrapolati dalla sceneggiatura di un thriller. La quarta rapina di un sabato che ha messo a dura prova i nervi delle forze dell’ordine, in un’offensiva infinita contro una malavita spicciola e senza scrupoli, è stata, forse, anche la più violenta.

In tre, con i tratti somatici celati sotto pesanti passamontagna, hanno seminato il terrore in un’abitazione periferica, in un pomeriggio che sembrava dovesse trascorrere tranquillo come sempre. La consumata routine di una coppia, spezzata dalla feroce avidità di banditi pronti a tutto. Antonio Lagna, stimato medico chirurgo in pensione, e che attualmente opera presso la clinica Città di Lecce, e la sua consorte, sono stati catapultati all’improvviso all’interno di un incubo ad occhi aperti.

Erano da poco trascorse le 18, quando, nel giardino di una villa isolata, che sorge nei pressi della provinciale che collega Galatina a Sogliano Cavour, e sicuramente proprio per questo finita nel mirino della banda di balordi, si sono materializzate tre figure incappucciate. Uno di loro, pare impugnasse una pistola. Impossibile stabilire se fosse vera o un modello giocattolo, senza il tappo rosso.

Il medico, 67enne, in quel momento si trovava nei pressi del vano caldaia. La moglie era in casa. I tre hanno puntato diritto verso il professionista. L’hanno colto di sorpresa, alla spalle. Strattonandolo e iniziando ad urlare. “La cassaforte, dicci dov’è la cassaforte”. L’anziano chirurgo ha tentato di replicare: “Non abbiamo nessuna cassaforte”. Ed era assolutamente vero. In casa, non c’è ombra di forzieri. 

Non che le parole dell'uomo abbiano convinto i banditi. Anzi, assolutamente stregati dall'idea che in quell’abitazione la coppia custodisse soldi e chissà quali oggetti preziosi, non hanno desistito dall’impresa neanche quando Lagna s'è accasciato al suolo, in preda ad un malore, e  la moglie s’è barricata in casa, sopraffatta dal terrore generato dalle urla e dalla scena da brividi consumatasi sotto i suoi occhi. I tre, con freddo cinismo, hanno sfondato una porta e si sono fatti largo all’interno, cercando preziosi e altri oggetti da rubare, dopo aver rovistato alla rinfusa ovunque. Facendo alla svelta, però, perché sapevano che presto la villa sarebbe stata assediata dalle forze dell'ordine. Alla fine, sono scappati a bordo di un’auto, portando via soltanto  alcuni pezzi di bigiotteria. Non oggetti di valore elevato, a quanto pare.

Sul posto, subito dopo la fuga, sono intervenuti gli agenti di polizia del commissariato locale e i sanitari del 118, per soccorrere l’uomo, ancora sotto shock. I poliziotti, coordinati dal commissario Giovanni Bono, si sono messi subito all’opera, setacciando gli ambienti della malavita locale, a caccia di indizi, e interrogando già in queste ore diverse persone. Nell'abitazione, la scientifica ha svolto i rilievi in cerca di tracce. Difficile dire se vi siano già dei sospettati. Le indagini sono solo all’inizio.  

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