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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Mariam, fuggita da Galatina e ritrovata in stazione a Foggia

Etiope, 27enne, è ospite nell'ambito di un progetto d'accoglienza. Mancava all'appello dalla notte fra giovedì e venerdì. Arci di Lecce aveva richiesto l'aiuto dei cittadini. Nelle scorse ore, la buona notizia

GALATINA - “Aiutateci a ritrovare Mariam”. L’appello era arrivato nelle scorse ore direttamente dal comitato territoriale dell’Arci di Lecce. Riguardava la scomparsa di una giovane etiope, Mariam Amaanou. Si era allontanata nella notte tra giovedì e venerdì scorso da un’abitazione di Galatina che condivide altre ragazze. Si tratta di persone beneficiare del progetto d’accoglienza “Safia ama Jean” promosso proprio dall’Arci di Lecce.

Fortunatamente, la storia ha avuto un lieto fine proprio negli scorsi minuti. "Mariam è stata ritrovata a Foggia in stazione", annuncia la stessa Arci con una seconda nota. "Alcune persone hanno notato sulla banchina ferroviaria una donna evidentemente bisognosa di aiuto e ne hanno segnalato la presenza alla polizia ferroviaria, che è riuscita a identificarla grazie alla segnalazione di persona scomparsa effettuata da Arci Lecce".

Mariam è stata soccorsa da una ambulanza del 118. E' stata ricoverata per farle recuperare forze ed energie. Era disidratata e bisognosa di cibo. "Al momento stiamo lavorando con Arci Foggia perché Mariam venga raggiunta in ospedale e assistita anche dopo le dimissioni", spiegano dal coordinamento territoriale.

"Su dove fosse diretta e sul perché di questa sua repentina decisione di allontanarsi da Galatina parleremo con lei - aggiungono -, per cercare di capire se la sua scomparsa sia frutto del suo disagio psicologico o se avesse davvero intenzione di raggiungere un luogo o persone precise (di cui comunque non ha mai parlato con gli operatori di Arci Lecce)". "Nella seconda ipotesi - spiegano -, appurata l’affidabilità dei suoi progetti, non esiteremo a darle una mano a raggiungere la sua destinazione in tutta sicurezza e non con mezzi di fortuna".

Mariam ha 27 anni, parla solo arabo o l’oromo. A Galatina, raccontano dall’Arci, era giunta il 24 marzo scorso proveniente dal Cara di Bari in qualità di richiedente asilo. La sua scomparsa era stata segnalata con una denuncia e le forze dell’ordine.

L’Arci aveva chiesto aiuto a tutti per ritrovare la donna sana e salva, pur precisando come, nelle vesti di richiedente asilo, non avesse alcun obbligo di permanenza nella struttura, né gli operatori del progetto di sorveglianza sui suoi spostamenti. E’ una persona libera e adulta. 

Ciò che preoccupa, però, è la fragilità psicologica della giovane donna, di cui gli operatori Arci si erano accorti e che, con il supporto della psicologa interna al progetto e all’aiuto di specialisti sul territorio, stanno cercando di meglio definire. Peraltro, la notte del 22 giugno scorso, Mariam si era già allontanata, per poi essere subito ritrovata dagli agenti di polizia del commissariato di Galatina e riaccompagnata presso la struttura Sprar, sede del progetto di accoglienza.

Il progetto Sprar “ Safia Ama Jan ” è nato nel 2009 con l'obiettivo di costituire una rete di accoglienza, protezione e assistenza per soggetti appartenenti a determinate categorie vulnerabili (donne sole, nuclei monoparentali, famiglie), in linea con il Protocollo d’intesa stipulato nel 2001 tra il ministero dell’Interno, l'Anci e l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr).

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