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Giovedì, 28 Marzo 2024
Galatina

I sindaci di mezzo Salento nella base di Galatina: legame sempre più saldo

Visita al 61esimo Stormo, eccellenza a livello internazionale per l'addestramento dei piloti militari: tanti provengono dall'estero. Gli amministratori alla prova del simulatore

GALATINA - Si sono ritrovati in poco più di cinquanta, sindaci o loro delegati, che dai quattro angoli della provincia di Lecce, oltre che dal capoluogo, hanno accettato l'invito a visitare la base dell'Aeronautica Militare di Galatina rivolto loro dal comandante del 61esimo Stormo, il colonnello pilota Alberto Surace. Una mattinata di full immersion per conoscere l'eccellenza a livello internazionale nell'addestramento al volo militare e per rinsaldare il vincolo con il territorio che ospita la struttura nella quale lavorano circa mille e trecento persone, in gran parte salentine. 

Nato negli anni Trenta come campo di fortuna e divenuto poi base di partenza dei velivoli da guerra verso i Balcani e il Mediterraneo, l'aeroporto divenne il riferimento dei reparti della Regia Aeronautica che dopo l'8 settembre si schierarono con gli Alleati che avevano bisogno di supporto per risalire il Mezzogiorno. Nel 1946 venne istituita la scuola di volo e da allora la sua fama è andata crescendo costantemente tanto da farne un punto di riferimento assoluto: in questi mesi si addestrano piloti provenienti da dieci stati esteri, dall'Argentina all'Austria fino a Singapore, mentre sono frequenti le visite di delegazioni di altri paesi interessati a una partnership: in cinque anni ben 42 sono state ospiti della base e alcune sono ci sono tornate più volte. Molto presto anche la Germania, che forma i suoi piloti negli Stati Uniti, potrebbe mandare qui i suoi uomini. 

Il video: amministratori tra aerei e simulatori

Punta di diamante della base, oltre al patrimonio di esperienza accumulato nei decenni, è la dotazione tecnologica che consente un livello di addestramento che pone l'aeronautica italiana all'avanguardia nel mondo. Con il sistema Live Virtual Constructive, ad esempio, si può creare uno schema complesso per l'allievo pilota utillizzando un solo vero velivolo, altri virtuali perfettamente interattivi col primo e ulteriori elementi ancora - come una traccia aerea da verificare - inseriti dal computer.

Per essere leader bisogna stare dunque al passo coi tempo: nei primi mesi del 2020 saranno consegnati gli M345 HET (High Efficiency Trainer), costruiti dalla Leonardo, per la fase addestrativa che si conclude con la consegna del brevetto di pilota militare: sono già in corso lavori all'interno della base per accogliere i nuovi velivoli. C'è di più: la base di Galatina sta già vivendo da protagonista l'ultima frontiera, quella che vede protagonista l'M346, aereo di addestramento transonico, in grado di superare i mille chiometri orari. 

Dopo un briefing di presentazione del 61esimo Stormo, della sua missione e dell'organizzazione interna, condotto dallo stesso Surace, gli amministratori salentini hanno potuto toccare con mano i velivoli attualmente utilizzati per l'addestramento, sistemati davanti all'hangar dove opera il Decimo Reparto Manutenzione Velivoli - questa sinergia caratterizza ancora di più la base salentina rispetto ad altre -, e poi mettersi alla prova con i simulatori ad alta definizione. I sindaci hanno vissuto questa fase quasi con la curiosità dei bimbi: non sono mancate foto ricordo in carlinga ed escursioni nei cieli virtuali sul proprio comune mentre sulla base volteggiavano i velivoli in fase addestrativa. 

Nell'occasione il comandante Surace, che è sposato con una donna originaria del Capo di Leuca, ha ribadito che non c'è alcun ridimensionamento all'orizzonte per la base salentina, come indiscrezioni di qualche tempo addietro avevano lasciato supporre, aprendo anche un frangente di polemiche: se la base di Decimomannu (Sardegna) ha una prevalente centralità dal punto di vista operativo, per una serie di ragioni strategiche, quella di Galatina non ha e non avrà rivali sul versante dell'addestramento. 

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