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A bordo senza registro, guarda costiera multa comandante di un peschereccio

I militari della capitaneria hanno constatato l'assenza del Logbook, che serve per controllare e monitorare quantità e tipologie delle specie ittiche pescate. In caso di più recidive, si rischia il ritiro della licenza professionale

GALLIPOLI – Invece del pesce, nella rete c’è finito proprio il peschereccio. In senso metaforico, è chiaro, perché la “rete” in questione è quella tesa dalla guardia costiera per “pescare” i possibili trasgressori in mare. Fra cui è incappata un’imbarcazione all’opera nelle acque di giurisdizione di Gallipoli.

Il natante, abbordato da una vedetta della guardia costiera dipendente dalla capitaneria di porto gallipolina, secondo le contestazioni, sarebbe stato sprovvisto della documentazione di bordo. In particolare, i militari hanno constatato l’assenza del Logbook, ovvero il registro istituito dalla Comunità europea per controllare e monitorare quantità e tipologie delle specie ittiche pescate.

Non è certo un dettaglio da poco, perché, ad esempio, in alcuni casi si scopre che, qualche furbo, prova a sbarcare e poi a rivendere specie ittiche sottomisura. Che poi sarebbe solo uno dei tanti illeciti, insieme – citare altri casi di una certa frequenza - alla vendita abusiva del pescato o alla detenzione di attrezzi da pesca non consentiti e di reti con maglie non regolamentari.

I militari, vista l’assenza del registro, hanno quindi elevato una sanzione amministrativa e avviato la procedura che porterà all’assegnazione dei punti previsti sulla licenza di pesca e al comandante del peschereccio. E neanche questo è un dettaglio, perché tali punti, raggiunta una determinata soglia, comporteranno il ritiro della licenza di pesca e la perdita del titolo professionale marittimo.

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