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Gallipoli Gallipoli / Via Catania, 12

Casa distrutta dalle fiamme a Gallipoli: in manette il figlio della proprietaria

Il 25enne, ricercato a seguito dell'incendio doloso che ha reso inagibile un appartamento, è stato rintracciato in serata dai carabinieri. All'origine del gesto motivi di natura familiare

GALLIPOLI - Ricercato dal pomeriggio di ieri, dopo l’incendio che ha demolito la casa di sua madre, è finito in manette. Angelo Aprile, un 25enne incensurato di Gallipoli, è stato arrestato nella tarda serata di ieri dai carabinieri della compagnia della Città Bella. Il giovane, lavoratore occasionale presso una panificio della zona, ha dato alle fiamme l’abitazione al secondo piano di una palazzina, al civico 12 di via Catania, in cui viveva in affitto con la donna, una 46enne del luogo.

L’appartamento è stato dichiarato completamente inagibile, assieme a quello del piano inferiore, lambito inevitabilmente dalle fiamme. Un ennesimo litigio con la donna, convinta che il figlio dovesse ormai allontanarsi da casa e rendersi indipendente. Tutto è cominciato intorno alle 16,30, quando il 25enne, dopo essersi recato presso la stazione di servizio “Esso” di via Lecce, ha riempito una bottiglia in plastica di liquido infiammabile, ed è rientrato in casa. Munito di accendino, ha intriso un lemaprile angelo-2bo di stoffa e ha dato fuoco al monolocale. Il rogo si è propagato velocemente ella casa, delle dimensioni di una quarantina di metri quadrati, spingendosi fino a una bombola di gas custodita all'interno e che ha rischiato di provocare conseguenze inenarrabili.

L'edificio è ormai inagibile

Dopo la follia di quel momento, Aprile si è messo alla guida della sua Fiat Punto e ha girovagato senza meta per il pomeriggio fino a quando, intorno alle 23,30, il capitano Michele Maselli e il collega, il maresciallo Cosimo Giglio, lo hanno avvistato in località Lido Conchiglie, nei pressi di un noto ristorante. Fermato e identificato, Aprile è stato condotto presso la caserma gallipolina dove, al termine delle formalità di rito, è stato tratto in arresto con l’accusa di incendio doloso. Su disposizione del pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, è stato accompagnato presso il carcere di Borgo San Nicola. L'appartamento, a seguito del sopralluogo da parte del personale dell'Ufficio tecnico del Comune di Gallipoli e dei vigili del fuoco, è sstato dichiarato fuori uso e sotto sequestro.

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