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Baia Verde e litoranea con l’acqua alla gola. “Variante e lavori entro l’anno”

Sollecitato dalla proposta di delibera di cinque consiglieri, poi bocciata, arriva l’impegno del sindaco e sul nodo allagamenti

GALLIPOLI - La marina della Baia Verde  e la Strada dei Lidi con l’acqua alla gola anche in estate, ma ora il consiglio comunale prende l’impegno solenne di accelerare sui progetti per risolvere la questione. Entro l’anno si passerà dalle promesse d’intervento alle prime opere concrete con la realizzazione di nuove vasche di accumulo per le acque piovane nelle piazze della Baia Verde, con la sollecitazione della ripresa delle opere di bonifica del consorzio Ugento Li Foggi, con l’istituzione di una Commissione di studio che analizzi, con il supporto di tecnici ed esperti, le due questioni per approfondire ed eliminare le criticità idrauliche e con la convocazione bisettimanale della commissione consiliare Urbanistica che segua passo passo le opere e gli interventi messi a regime. E in più è stata annunciata la redazione, entro fine ottobre, di “un progetto di variante per i lavori della litoranea sud che alla luce delle problematiche vissute e comunicate alla direzione dei lavori e alla ditta, ponga rimedio al nodo drenaggio e alla sicurezza della litoranea prima ancora dell’avvio degli intereventi del secondo lotto”.

E’ la presa di posizione del sindaco Stefano Minerva, dell’amministrazione comunale e della sua maggioranza, che non concedono la “soddisfazione” politica di approvare la proposta di delibera avanzata trasversalmente da cinque consiglieri comunali (quattro dell’opposizione) Flavio Fasano, Giuseppe Cataldi, Sandro Quintana, Stefania Oltremarini e Caterina Fiore, per la redazione di un progetto di studio con la nomina di un pool di esperti e la sospensione delle opere edilizie sulla litoranea, ma garantiscono, nel corso dell’assise, gli interventi e gli accorgimenti  immediati che saranno adottati per fronteggiare le problematiche degli allagamenti e del drenaggio delle acque pluviali. La spallata mossa dai cinque consiglieri, che si sono visti respingere, dopo un accesso diverbio incrociato tra Fasano, Minerva, Quintana e Piro, anche la richiesta di costituzione di una Commissione di controllo e garanzia sugli atti amministrativi, è servita comunque a coinvolgere l’assise sull’analisi e la presa di posizione verso le possibili soluzioni da adottare per impedire i disagi e le “notevoli criticità” che gli acquazzoni estivi, e prima ancora il maltempo tra febbraio e marzo scorsi, hanno determinato nella marina e sul tratto della litoranea interessata dai lavori di rinaturalizzazione.

Fasano e Quintana hanno fatto da pungolo evidenziando l’annosità del problema degli allagamenti della Baia Verde, l’indolenza del consorzio di bonifica nella pulizia e i lavori sui canali, il nodo del drenaggio, e la necessità di rivedere anche il progetto “maledetto” della Strada dei lidi, e indicando le tappe per un progetto-studio illustrato nella delibera portata nel consiglio richiesto dai cinque consiglieri proponenti. Il sindaco Stefano Minerva, supportato dalla relazione del neo assessore all’urbanistica, Biagio Palumbo, che ha ribadito “la ferma intenzione di questa amministrazione di non sottrarsi alla volontà immediata di affrontare le due problematiche, che restano complesse e distinte”, e dalle indicazioni del presidente della commissione Urbanistica, Cosimo Giungato, e cogliendo gli spunti avanzati dall’esposizione di Fasano e Quintana, e degli interventi dei consiglieri Piteo (che ha costituito il gruppo Volta la Carta e suggerito l’istituzione della commissione di studio già prevista dal regolamento comunale), Oltremarini e Piro (che ha richiesto al rettore dell’Università di Bari la possibile consulenza di professionisti dell’Ateno esperti sulla questione e ottenuto un impegno di collaborazione a costo zero), ha tratto le conclusioni e assunto, porgendo anche le scuse istituzionali a residenti e villeggianti per i disagi patiti, degli impegni precisi. Come hanno avuto modo di evidenziare anche Palumbo e Giungato sulla litoranea sono già stati resi noti alla direzione lavori e alla ditta gli accorgimenti necessari dopo le bombe d’acqua estive, e si procederà con una perizia di variante per fronteggiare il nodo drenaggio e della permeabilità laterale, e si lavorerà anche sulla sicurezza con nuovi progetti per la viabilità alternativa e di revisione delle dimensioni per la ciclovia e il tratto pedonale.

Interessata anche l’Università di Bari

Mutuando e cogliendo lo spirito propositivo della richiesta già contenuta nella proposta di delibera dei cinque consiglieri proponenti (Fasano, Cataldi, Quintana, Oltremarini e Fiore) discussa, ma poi bocciata ai voti dalla maggioranza, e la necessità di reperire dei tecnici e professionisti di alto livello per studiare e progettare le future soluzioni già annunciate anche dal Comune, il consigliere del gruppo misto, Vincenzo Piro, ha inteso interessare direttamente della questione anche l’ateneo barese e in primis il rettore Antonio Uricchio.

“In questa proposta di delibera si chiede la predisposizione di un progetto-studio da parte di un pool di esperti” scrive Piro nella richiesta inviata al rettore, “pertanto le chiedo, se possibile che queste figure professionali vengano fornite, per un parere tecnico, dalla sua Università, almeno per uno studio preliminare, che possa poi essere utilizzato, visto lo stato di calamità naturale chiesto dal sindaco, per poter accedere a finanziamenti comunitari”.

Il rettore Uricchio, tramite la segreteria degli affari generali, ha già fatto pervenire al consigliere Piro e al Comune i nominativi dei professori e dei ricercatori che hanno manifestato la disponibilità a partecipare al progetto di studio per affrontare il nodo allagamenti: si tratta dei professori Angelo Tursi (ordinario di Ecologia), Giacomo Scarascia Mugnozza (ordinario di Costruzioni rurali e territorio agroforestale), Ezio Ranieri (ricercatore di ingegneria sanitaria ambientale), Francesco Gentile  (professore associato di  Idraulica agraria e sistemazioni idraulico forestali).

Da un lato dunque Fasano e i quattro consiglieri proponenti che avevano suggerito la nomina di un pool di esperti (un ecologo, un geologo, un urbanista, un ingegnere idraulico-ambientale) per la redazione di un progetto di studio, dall’altro il consigliere Piro che ha investito della problematica degli allagamenti a Baia Verde e delle criticità idrauliche in discussione in Consiglio direttamente la dirigenza accademica barese intenzionata a rinsaldare la collaborazione con la città di Gallipoli oltre al via libera per i masters e le spring-summer school e i corsi post-laurea della facoltà di Medicina. In un modo o nell’altro un pool di esperti potrà essere al fianco dell’amministrazione comunale per tentare di risolvere una questione a dir poco complessa.    

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