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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Barba: "Gallipoli, necessità di lealtà istituzionale"

Il parlamentare del Pdl in una nota ufficiale interviene sugli inquietanti scenari della politica gallipolina e sul presunto disegno omicida ai suoi danni. Durante si dissocia da "Area Democratica"

GALLIPOLI - Gli inquietanti retroscena delle intercettazioni tra Flavio Fasano e Rosario Padovano, con la conseguente scelta dell'ex sindaco di Gallipoli di lasciare il Pd, restano nella "Città Bella" l'argomento del giorno. Come resta all'attenzione dei più, la controversa ipotesi di un tentato omicidio nei confronti dell'imprenditore ed esponente del Pdl, Vincenzo Barba, stando alle dichiarazione rilasciate dal killer di Salvatore Padovano, Carmelo Mendolia.

Ed è Barba che oggi torna a parlare liberamente, senza essere cercato dai microfoni, affidando ad una nota ufficiale il proprio pensiero in merito alla preoccupante vicenda di politica, affari e malavita. Barba sottolinea come la notizia di una presunta volontà da parte di qualcuno di assoldare un killer "per togliermi di mezzo", gli abbia "cambiato la vita", evidenziando allo stesso tempo le "molteplici attestazioni di affetto e di solidarietà" ricevute dalla gente comune. Un'esperienza che in qualche modo ha convinto il parlamentare gallipolino a "continuare ad impegnarsi socialmente per Gallipoli, per il Salento ogni giorno, ogni ora, ogni secondo", visto che la città "merita un impegno civico che non può fermarsi dinanzi a niente e a nessuno".

"Questa vicenda che mio malgrado mi ha visto triste protagonista - afferma - , mi ha dato ancor più carica ad impegnarmi per la mia città, a non recedere di un solo passo da tutti i buoni propositi che animano me e le persone che mi sono accanto, perché alla prepotenza e all'arroganza non si risponde arretrando, bensì avanzando con coraggio, senza paura e con il sorriso sulle labbra".

Barba esprime qualche dubbio sui retroscena che starebbe emergendo in queste ore nella politica locale, non potendo immaginare che la lotta politica "arrivi ad intrecciarsi con altro", ma ribadisce come Gallipoli necessiti di "lealtà" e che chi ha ruoli istituzionali (a prescindere dalla professione che esercita) si facci interprete di questa trasparenza. Per questo, Barba invita la cittadinanza a non cadere "nella trappola di vedere fantasmi dietro ogni angolo, di sospettare addirittura della nostra stessa ombra, di non fidarci più del suono della nostra voce". "Faremmo così - aggiunge - il gioco di chi non vuole che si parli. E noi invece dobbiamo parlare. E noi, invece, dobbiamo gridare. Perché le regole della democrazia si declamano a voce alta e non bisbigliandole".

Ma l'attenzione sulle ultime evoluzioni della politica gallipolina, toccano inevitabilmente anche il Pd, scosso dai sospetti piombati sulla figura di Fasano e dalle sue dimissioni dal partito. Cosimo Durante, ex assessore provinciale e sindaco di Leveranno, manifesta dissociazione per i toni usati da un comunicato stampa di "Area Democratica", la corrente facente riferimento a Dario Franceschini, dentro il Pd, dove si usavano toni ambigui sul conto della magistratura operante: "In una fase oltremodo delicata come quella che stiamo vivendo esprimo massima considerazione e rispetto verso la magistratura - spiega Durante - impegnata a fare chiarezza e a diradare le nebbie di questa complessa vicenda. Lungi da me voler mancare di rispetto al potere giudiziario che sempre con equilibrio e lucidità ha compiuto il suo dovere. Da esponente del Partito Democratico, ossequioso dei canoni di democrazia, esprimo le mie perplessità e dichiaro di non essere per nulla in linea con quanto è stato espresso in un comunicato a firma di ‘Area Democratica'. Tanto più che in situazioni come queste ritengo sia necessaria la compattezza di partito indirizzata secondo una visione unica".

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