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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Pdl e Barba in pressing su Errico: “Città nel caos, colpa della Giunta”

Con una lunga nota il Pdl guidato dall'ex deputato ripercorre le tappe di un'estate allo sbando e attacca l'amministrazione comunale: "Governo inefficace, bisogna cambiare rotta". E in serata "calda" riunione del coordinamento

GALLIPOLI – Una bilancio estivo con il pollice verso. E per il Pdl e l’ex deputato cittadino Vincenzo Barba è tempo di tornare in campo e puntare il dito verso l’amministrazione del sindaco Francesco Errico incapace, a suo dire, di gestire anche nell’ultima stagione turistica il caos estivo. E dopo un periodo di “tregua” politica sancita dal Pdl gallipolino, oggi è arrivato l’annuncio della ripresa delle ostilità. Confidando in un repentino cambio di rotta. “Fino ad oggi abbiamo messo da parte ogni contrapposizione, animati dall’amicizia e dal senso del rispetto personale” spiega proprio Vincenzo Barba a nome del Pdl locale, “ma adesso è giunto il momento del ritorno in campo deciso e determinato, per fare politica a salvaguardia di Gallipoli e dei gallipolini. Non saremo certo noi a dormire sonni tranquilli lasciando indisturbati dei manovratori che stanno portando la macchina verso il dirupo, peggio di una nave in balia delle onde che naviga senza una giusta meta, vittima dei quattro venti”.

Una presa di posizione decisa e circostanziata agli albori di una riunione politica del coordinamento cittadino del Pdl e del centrodestra ionico che si è svolta in queste ore e nella quale non sono mancati momenti di forte tensione e contrapposizione. Ma per Barba e il Pdl: “quello che è accaduto quest’estate nella perla dello Ionio non era mai accaduto prima ed è ovvio che le responsabilità, dirette o indirette che siano, debbano ricadere su sindaco, giunta and company, insomma su chi ha l’onore e l’onere di governare e rappresentare la città”. Un giudizio greve e impietoso movimentato dall’ex sindaco e parlamentare gallipolino che preannuncia un autunno altrettanto caldo alle falde di Palazzo Balsamo in termini politici e amministrativi. Mentre l’amministrazione Errico guarda al prossimo futuro programmatico, dal versante degli oppositori, dal Pdl e da Barba, giungono amare considerazioni sul recente passato. “Finire sui giornali non per le bellezze del borgo antico e dell’ineguagliabile costa, ma solo e soltanto per gli schiamazzi diurni e notturni, dovuti ad un’idea di euforia non compatibile con il decoro civico, ha danneggiato, irrimediabilmente, l’immagine della città bella e di noi tutti gallipolini” ammonisce l’ex sindaco.

Che come consuetudine non si risparmia nelle valutazioni al vetriolo e senza appello. “Il divertimentificio senza regole, del resto, non può portare nulla di buono, né socialmente, né economicamente” si legge ancora nella nota del Pdl, “sarebbe il colmo dei colmi se dopo essersi riempiti la bocca col sistema turistico salentino di qualità, proprio Gallipoli, anziché traino diventasse pecora nera della promozione del territorio, sostituendo nell’immaginario collettivo il turismo dello sballo che un tempo era cattiva prerogativa della costa romagnola e che, adesso, è stato bandito anche da lì a testa e a voce alta.  Se sua Eccellenza il Prefetto, sempre attenta e vigile alle dinamiche e alle problematiche del territorio, si è sentita in dovere di convocare il primo cittadino per rappresentargli il per come e per quando di una situazione ormai insostenibile e chiedergli ragguagli e provvedimenti, evidentemente c’è stato e c’è molto che a Gallipoli non va”.

E dopo un periodo di attesa per verificare e testare la valenza del giovane governo del sindaco Errico, ora per il Pdl sembra arrivato la prima resa dei conti.  “Dopo l’inefficienza dimostrata da questo governo cittadino” ammonisce Barba, “è il caso di mettere i puntini sulle i una volta per tutte: questa giunta sta dimostrando di non avere nemmeno una pallida idea di governo della città e d’ora in avanti glielo ricorderemo ogni secondo di ogni ora, di ogni giorno fino a quando non lo comprenderà e non si assumerà le conseguenze politiche di cotanta incapacità operativa. Non sarà più possibile assistere a caotiche e disordinate sagre alle quali viene concesso addirittura come location l’ingresso del prestigioso castello Angioino, a danno e a sfregio di un’immagine che è stata argomento quotidiano in ogni ambiente e in ogni realtà di Gallipoli.

"Non sarà più possibile - insiste il senatore - assistere allo scempio autorizzato che ha consentito di trasformare ogni pur minimo spazio pubblico in un suk arabo senza alcun criterio e alcuna disciplina e nessuna salvaguardia della più elementare norma igienico sanitaria. Non sarà mai più possibile assistere a scene come quelle a cui tutti i giorni abbiamo assistito dove carovane di ragazzini e ragazzine acquistavano in ogni dove vino e vinello in taniche, latte, bottiglie, pet e pvc, birre di tutti i tipi e di tutte le marche, gin e vodka russa che più russa non si può. Non c’è turismo che non preveda prima di tutto il rispetto dei luoghi e dei cittadini che vivono 365 giorni all’anno nelle località che si visitano. A tutto c’è un limite” conclude la lunga nota del Pdl, “ed è ovvio che questa amministrazione lo abbia abbondantemente superato. O lor signori si fermano, fanno un semplice mea culpa e cambiano rotta dimostrando di voler contribuire, ma veramente, alla crescita di Gallipoli, oppure dovranno essere consapevoli di non andare troppo lontano”.

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