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Cambio in corsa per Ztl: telecamera attiva dalle 11 e sino alle 2 di notte

Dopo le segnalazioni e le richieste delle attività commerciali la nuova ordinanza che modifica parzialmente gli orari del varco elettronico. Per i commercianti meglio solo la sera nei weekend, residenti blindano invece la chiusura

GALLIPOLI - Cambio in corsa per l’orario di validità della zona a traffico limitato e del varco elettronico del centro storico di Gallipoli attivato il 13 giugno scorso e che ha generato la solita ridda di prese di posizione tra il fronte dei favorevoli (residenti e abitanti in primis) e quello non dei contrari ma di chi auspicherebbe una limitazione meno stringente e magari solo nelle ore serali e nel fine settimana (associazione dei commercianti).  

Al momento già da alcuni giorni è stata disposta la nuova ordinanza del comando della polizia locale che ad integrazione e parziale modifica del provvedimento in vigore stabilisce l’attivazione della ztl non  più dalle 10, ma dalle 11 del mattino e sino alle 2 di notte. Un'ulteriore tolleranza di un’ora concessa dal Comune  per venire incontro ad alcune segnalazioni e richieste e dopo aver ascoltato le esigenze delle attività commerciali, anche se il presidente dell’associazione commercianti e imprenditore di Gallipoli, Matteo Spada, aveva auspicato l’attivazione del provvedimento limitatamente alle ore serali, dalle 18 alle 23, esclusivamente nei weekend, almeno sino alla fine di giugno. Di parere diametralmente opposto i residenti e abitanti del borgo antico che blindano la chiusura al traffico ai mezzi non autorizzati senza ulteriori deroghe.

“Abbiamo  deciso di posticipare l’orario di attivazione della zona a traffico limitato per permettere il carico e lo scarico senza fretta e senza permessi speciali” spiega l’assessore alla polizia locale, Paola Scialpi, “questo dimostra che siamo un’amministrazione che ascolta, vicina alle esigenze di tutti. Non sono mancate le richieste relative all’attivazione della zona a traffico limitato solo in determinate fasce orarie: purtroppo però si deve tenere conto che l’amministrazione deve agire nel bene di una moltitudine di categorie e così facendo si procurerà un danno ai residenti. Il giusto compromesso, contrariamente a quanto accaduto negli anni precedenti, è quello di permettere la libera circolazione fino alle undici del mattino”

Commercianti premono per il modello Ostuni

Varco elettronico in funzione ormai da cinque giorni, ma continuano le prese di posizione circa la decisione di riproporre la zona a traffico limitato, inizialmente dalle 10 alle 2 della notte (ora dalle 11 alle 2) e l’area pedonale nel centro storico gallipolino come ormai consuetudine per il periodo estivo da diversi anni a questa parte. Nulla da eccepire sulla necessità di tutelare il centro storico e di disciplinare l’afflusso veicolare, ma nei giorni scorsi l’associazione dei commercianti di Gallipoli, guidata da Matteo Spada, aveva contestato la decisione del Comune suggerendo una revisione del provvedimento ulteriormente penalizzante per gli operatori commerciali e turistici alle prese con la crisi  generata dall’emergenza Covid-19.

“Non crediamo che i numeri dei flussi turistici attuali possano giustificare una chiusura sì pensata, nei modi e nei tempi” spiega Matteo Spada, “avremmo sicuramente preferito una gradualità come ad esempio fatto ad Ostuni, capofila dei comuni a vocazione turistica in Valle D’Itria, in Puglia e nel Mezzogiorno. Qui la ztl sarà attivata nel weekend e fino alle ore 23. Ed è proprio sulla falsa riga di Ostuni che va concretizzandosi la nostra proposta. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore al Commercio e sindaco di Gallipoli, che venga rivista la decisione di istituire la Ztl a pieno regime, perché ad oggi, la necessità di chiudere al traffico è quantomeno esagerata se rapportata all’effettivo flusso turistico di questi giorni. Chiediamo quindi che venga attivata la zona a traffico limitato nelle ore serali, dalle 18 alle 23, esclusivamente nei weekend, almeno fino alla fine di giugno”

Altro elemento di doglianza da parte del sodalizio dei commercianti riguardano gli ultimi lavori pubblici all’interno del periplo del centro storico, primi tra tutti quelli per l’illuminazione pubblica. “Sono stati accolti da sgomento e incredulità gli ultimi lavori pubblici che hanno messo in seria difficoltà la circolazione e la vivibilità della nostra antica isola e quindi, delle attività che su di essa insistono e che sono il fiore all’occhiello dell’economia cittadina” spiega ancora Spada, “se già il contesto economico nel quale annaspiamo è tra i più difficili mai sperimentati dal dopoguerra ad oggi, questa chiusura e i lavori in atto non fanno che rendere ancor più ripido il percorso per una ripartenza che possa rimetterci sulla via del recupero di quanto ormai tragicamente perso a livello economico. Ribadiamo la nostra posizione sull’avvio di opere pubbliche così impattanti per il centro storico nel periodo a ridosso della stagione, quando tutti gli sforzi dovrebbero essere rivolti a migliorare l’immagine della città per presentarsi ai nostri turisti nel migliore dei modi e non avviare opere di scavo lungo buona parte del periplo murario, per quanto tali opere possano essere importanti”               

Residenti alzano barricate: “Chiusura necessaria per tutti”

Posizione non condivisa invece dai rappresentanti dei residenti del borgo antico che ora, tramite l’associazione di riferimento “Abitanti e amici del Centro storico di Gallipoli”, prendono posizione con una lettera aperta inviata al sodalizio dei commerciati e difendendo a spada tratta la decisione sulla riattivazione di ztl e dell’area pedonale urbana.

I commercianti della città vecchia, argomentando le ragioni della necessità di contenere il provvedimento restrittivo di circolazione nel periplo del centro storico, hanno proposto al sindaco Minerva e agli assessori competenti, Paola Scialpi e Biagio Palumbo,  di  seguire il modello adottato ad Ostuni e di limitare la zona a traffico limitato nelle ore serali, dalle 18 alle 23, esclusivamente nei weekend, almeno fino alla fine di giugno. Ipotesi non condivisa dai residenti che spiegano invece le ragioni del loro disappunto sulla proposta di modifica avanzata dagli operatori commerciali nei confronti dei quali comunque l’associazione degli abitanti manifesta tutta la sua solidarietà e vicinanza in questo periodo di profonda congiuntura economica e sociale.

“Esprimiamo il dissenso dell’associazione degli abitanti e amici del centro storico che rappresentiamo” spiega il portavoce dei residenti Roberto Piro, “partendo dal convincimento che una seria ed efficace limitazione del traffico automobilistico, in zone di particolare pregio paesaggistico e storico, quale è il nostro centro storico, non possa che essere considerato come un valore aggiunto con ricadute positive su tutte le categorie che hanno interessi in quel luogo. Prime fra tutte le imprese economiche. In un periodo di grave crisi, qual è quello che stiamo vivendo, questo ed altri provvedimenti, sui quali torniamo ad auspicare una concertazione a livello istituzionale, più volte richiesta e purtroppo non assecondata, possano essere considerati un volano di crescita e di sviluppo dell’economia locale, ma anche di tutela delle vitali esigenze della popolazione residente e degli ospiti”.

“E se è sempre valido l’assunto che in una comunità ognuno deve fare la propria parte assumendosi le proprie responsabilità” spiega ancora Piro, “a noi sembra che oggi, in tempo di crisi, questo debba essere un imperativo categorico, dal quale nessuno possa sottrarsi, a cominciare dal doveroso rispetto delle leggi e dei regolamenti in vigore, verso i quali notiamo poca autodisciplina e scarsa attenzione da parte delle competenti autorità”. L’associazione dei residenti della città vecchia nel manifestare la vicinanza e la solidarietà alla categoria dei commercianti contrariati da ztl e chiusure al traffico e gravemente colpita dalla crisi provocata dalla pandemia, hanno ribadito la disponibilità “ad un fattivo e propositivo confronto, auspicabilmente nella sede istituzionale”.

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