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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Carenza medici e lavori nelle sale operatorie. Fi chiede lumi sul Sacro Cuore

Dopo le sollecitazioni dell’associazione Pro Ospedale anche i consiglieri regionali Barba, Congedo e Mazzei chiedono alla Asl di Lecce di sbloccare i lavori delle sale operatorie e di risolvere il nodo personale. Nota a Pentassuglia sulla sicurezza dei presidi salentini

GALLIPOLI – Il grido d’allarme è stato reiterato nei giorni scorsi dall’associazione “Ospedale Sacro Cuore di Gesù”: carenza di personale, tra medici, anestesisti e infermieri, interventi chirurgici rinviati e lavori di completamento del blocco operatorio ancora fermi. E in vista dell’estate in arrivo si sollecitavano interventi risolutivi alla direzione generale della Asl di Lecce. Un appello e un richiamo che ora viene ribadito anche dai consiglieri regionali di Forza Italia, Antonio Barba, Erio Congedo e Luigi Mazzei, a pochi giorni dal rompete le righe dell’assise regionale, i quali pongono l’attenzione proprio sul nodo dei lavori che non riprendono per completare le sale operatorie dell’ospedale gallipolino. Allo stato attuale infatti delle sette sale destinate agli interventi solo quattro sarebbero operative a pieno regime. Mentre le altre tre sono interessate da interventi di ristrutturazione, già avviati ma bloccati in corso d’opera.                  

“Il piano di riordino ospedaliero, predisposto dalla giunta regionale, ha individuato l’ospedale di Gallipoli come struttura di primo livello” commentano i consiglieri Barba, Congedo e Mazzei, “tuttavia, ci sono carenze di personale che preoccupano e che impediscono di classificare in tal modo un ospedale che, normalmente, serve un bacino di 77mila persone, raggiungendo picchi di oltre 300 mila utenti durante la stagione estiva. In queste condizioni non è possibile garantire un servizio adeguato” lamentano i consiglieri azzurri. Che incalzano: “Nell’ospedale di Gallipoli ci sono sette sale operatorie, di cui solo quattro sono operative. Le altre tre sono interessate da interventi di ristrutturazione, già cominciati, ma bloccati in itinere. È opportuno conoscere, dal direttore generale della Asl di Lecce, le ragioni che hanno determinato l’incomprensibile stop dei lavori, invitando il massimo dirigente ad intervenire affinché le opere riprendano nei tempi più brevi. Attendiamo risposte dal direttore generale Gorgoni a riguardo” concludono i consiglieri forzisti, “tenuto conto dell’urgenza di rendere la struttura pienamente operativa, anche in vista dell’ondata di turisti che presto affolleranno il nostro territorio”.

E sempre in tema di Sanità e sicurezza delle strutture ospedaliere in provincia di Lecce, in linea più generale, sempre il consigliere azzurro Luigi Mazzei, ha inviato una nota all’assessore regionale Donato Pentassuglia per avere un quadro definito delle certificazioni per la sicurezza e la prevenzione degli incendi negli ospedali salentini. "Ho scritto all'assessore Pentassuglia per chiedere di avere un quadro preciso delle certificazioni prevenzioni incendi nelle strutture ospedaliere della provincia di Lecce” spiega Mazzei, “una questione sollevata in passato, ma inutilmente, visto che non si è fatto nulla per garantire la dovuta sicurezza del personale sanitario e dei pazienti. E nonostante si siano verificati anche degli incendi, come quello al Vito Fazzi di Lecce. La Asl e la giunta regionale hanno accantonato il problema, ignorandolo” prosegue il consigliere, “così, non solo le strutture leccesi non sono in regola con la normativa e non hanno le necessarie certificazioni, ma non si è nemmeno dato seguito alla proposta dei vigili del fuoco per un presidio in ogni struttura. Per questo” conclude Mazzei, “chiedo all’assessore Pentassuglia di fornirmi un quadro delle certificazioni nella Asl di Lecce, ribadendo l'urgenza di intervenire su questo fronte per mettere a norma i nostri ospedali".

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