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Gallipoli

Censimento “I Luoghi del Cuore”: premio per la chiesa di San Pietro dei Samari

Il bene culturale gallipolino è stato il più votato nell'ambito dell'iniziativa biennale del Fondo per l'Ambiente Italiano. Con 50mila euro si avvieranno iniziative di valorizzazione del sito

LECCE – La Chiesa di San Pietro dei Samari, che sorge nel territorio gallipolino, è il bene culturale più votato nell’ambito dell’11esima edizione del censimento biennale “I Luoghi del Cuore”, promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo.

Il posizionamento al vertice, grazie ai 51.433 voti ricevuti, comporta l’assegnazione di un premio di 50mila euro con il quale avviare interventi di valorizzazione del sito che si trova nel Parco Naturale Regionale “Isola di Sant'Andrea e litorale Punta Pizzo" e che necessita di un complessivo intervento di restauro. Al secondo posto si è classificato il Museo dei misteri di Campobasso con 32.271 voti, al terzo la chiesa di San Giacomo della Vittoria, ad Alessandria, con 31.028 voti.

Per assistere alla comunicazione dei risultati, avvenuta con una diretta online, è stato allestito uno schermo proprio all’esterno della chiesetta: “È stato emozionante vedere la nostra comunità raccolta nell’attesa del risultato – ha commentato il sindaco, Stefano Minerva -. Gallipoli si aggiudica il primo posto del censimento e questo rappresenta per noi tutti una grande vittoria. Gallipoli non solo mare, ma Gallipoli come centro culturale, Gallipoli come sinonimo di una comunità coesa e forte. Da primo cittadino e da abitante di questa straordinaria città, esprimo il mio immenso orgoglio e la mia gratitudine nei confronti di tutti coloro i quali hanno collaborato per raggiungere questo risultato. Grazie di cuore a Virgilio Provenzano e al comitato promotore per aver innescato questa sinergia”.

La chiesa rappresenta l’unico esempio in provincia di Lecce del modello architettonico delle chiese a cupole in asse. Anche se secondo diversi documenti risulti eretta da monaci basiliani (monaci italo-greci che avevano trovato rifugio nel Salento dalle persecuzioni degli imperatori bizantini), deve la sua fondazione alla politica di ripopolamento delle campagne inaugurata dai Normanni a partire dal X-XI secolo.

Da notare che sulla cornice dell'avancorpo della chiesetta, aggiunto nel XIX secolo come abitazione del sacerdote, corre una caratteristica iscrizione che attribuisce la fondazione della chiesa a Ugo di Lusignano, condottiero dei Crociati, ritornato dalla Palestina nel 1148 e sbarcato a Gallipoli. La stessa iscrizione racconta che il condottiero crociato fondò la chiesetta proprio nel punto dove San Pietro sbarcò, reduce dalla Samaria.

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