rotate-mobile
Gallipoli Gallipoli

Centro storico, altra estate di fuoco: in un sondaggio le criticità per residenti e turisti

All’iniziativa lanciata dall’associazione degli abitanti hanno aderito circa 500 intervistati che hanno messo in luce le insoddisfazioni sul piano della sicurezza, pulizia, controlli e viabilità. Indicati interventi urgenti per migliorare vivibilità e servizi. Focus utile per i candidati a sindaco

GALLIPOLI - Vivibilità, sicurezza e controlli nel centro storico di Gallipoli: le priorità per l’immediato futuro, dopo l’ennesima estate di fuoco, emergono chiare anche dalle risultanze del sondaggio (realizzato in modalità online dal 2 al 22 agosto) promosso dall’associazione dei residenti e al quale hanno aderito circa 500 persone tra abitanti e turisti.

In sintesi dall’analisi delle risposte è emersa chiaramente una generalizzata percezione di insoddisfazione sul versante dell’abusivismo commerciale, del traffico caotico e dei parcheggi, della sicurezza generale e dei relativi controlli. E dalla constatazione dell’esistente si è passati anche alla parte propositiva, con l’indicazione, nell’ambito dello stesso sondaggio, dei punti che dovrebbero avere priorità nelle scelte delle future amministrazioni comunali con al primo posto la rivendicazione del diritto alla sicurezza, alla legalità, la salute, il rispetto delle norme antinquinamento acustico ed ambientale, l’igiene e la pulizia e il decoro. 

Scopo dell'iniziativa, promossa dall’associazione “Abitanti e amici del centro storico di Gallipoli”, oltre che quello di conoscere l’opinione degli intervistati, era anche quello di confrontare, ed averne quindi anche il sostegno, e l’idea diffusa, sulla vivibilità e le criticità del borgo antico, con una platea più vasta rispetto a quella dei soli soci del sodalizio rappresentativo dei residenti.

“Il sondaggio, dal titolo molto significativo ‘Qualcuno ha mai chiesto loro se è questa la città che vogliono?’ che non ha la pretesa di avere un fondamento scientifico” spiega il portavoce Roberto Piro, “rappresenta, comunque, un’occasione di confronto con la popolazione ed uno stimolo a migliorare e favorire un clima di dialogo e collaborazione con le istituzioni pubbliche e con altre associazioni ed enti di rappresentanza di altre categorie. Come fatto in più occasioni” aggiunge Piro, “confermiamo che nostro scopo non è quello di contrapporre una città dei residenti a quella di tutti gli altri. Anzi, abbiamo lavorato e continueremo a farlo, per favorire la coesistenza tra tutti i soggetti e le attività che fanno parte dell’area del centro storico. Ora, affidiamo le risultanze di questa iniziativa all’esame ed al discernimento di quanti hanno a cuore le sorti della città e del centro storico di Gallipoli, augurandoci che ognuno possa trarre spunti importanti per la propria azione”.

Il “campione” del sondaggio

Sono state 495 persone quelle che hanno partecipato all’iniziativa. E di questei il 54,1 per cento era di sesso femminile, ed il restante 45,9 per cento di sesso maschile. La fascia di età che, in misura maggiore ha partecipato al sondaggio, è quella che va dai 45 ai 54 anni (24,6 per cento) seguita dagli over 54 (21,4 per cento).

Il 75 per cento di chi ha risposto al sondaggio è stabilmente residente a Gallipoli. Di questi il 28,7 per cento nel centro storico, il restante 45,7 per cento all’esterno del borgo antico. Il 12,3 per cento del campione risiede in provincia di Lecce, e l’11,1 per cento in altra regione d’Italia. Hanno risposto alle domande anche quattro cittadini residenti all’estero e sei titolari di attività commerciale o ricettiva nel centro storico.

Immagine-182

I punti critici lamentati

Dalle risposte al sondaggio è emersa una generalizzata percezione d’insoddisfazione: l’87,2 per cento dei residenti e quasi il 90 per cento dei non residenti, non è soddisfatto delle scelte operate dalle amministrazioni comunali con riferimento a bisogni e desideri per il centro storico.

L’83,5 per cento giudica scarso il controllo del territorio da parte della polizia locale. Di conseguenza, alla domanda “Quando pensi al centro storico, quale delle ipotesi indicate ti viene in mente?”, una media del 60 per cento tra residenti e non residenti ha pensato ad abusivismo commerciale, traffico caotico e parcheggi, e, per il oltre il 30 per cento ha dichiarato di pensare ad un ristorante a cielo aperto.

Una percentuale dell’81 per cento ritiene, quindi, che l’occupazione del suolo pubblico vada completamente ripensata. L’83,5 per cento dei residenti e l’80,4 per cento dei non residenti approva l’ipotesi di un nuovo piano del traffico con la creazione di parcheggi serviti da mezzi di trasporto pubblico a monte della città, con divieto di accesso, nei mesi estivi, a non residenti in città.

Il 92 per cento degli intervistati ritiene che, nei mesi estivi, nel centro storico non vi siano condizioni di sicurezza.

Immagine2 -3-25

Gli interventi prioritari

Dalla constatazione dell’esistente si è passati, poi, alla parte propositiva, con l’indicazione dei punti che dovrebbero avere priorità nelle scelte dell’amministrazione comunale. Al primo posto il diritto a sicurezza, legalità, salute, rispetto delle norme antinquinamento acustico ed ambientale, igiene e pulizia, con il 72,2 per cento.

Con una percentuale del 67,3 per cento, il diritto di tutti i cittadini di Gallipoli a non essere espropriati del centro storico della propria città. Segue la richiesta del pieno godimento degli spazi abitativi ed del libero accesso alle proprie abitazioni, con il 55,9 per cento.

Il 50,4 per cento reclama il diritto ai servizi pubblici essenziali ed alla scuola primaria e dell'infanzia. Per chiudere, con una percentuale del 42,9 per cento, il diritto alla vita relazionale ed allo studio con l’individuazione di spazi e contenitori in cui adulti e bambini possano incontrarsi.

Le ulteriori richieste urgenti  

Quali misure sarebbero quindi utili a rendere il centro storico vivo ed abitato in tutti i mesi dell’anno? Dalle risposte ottenute si è formata una sorta di graduatoria sulle ulteriori richieste urgenti da attuare. Al primo posto, con una percentuale del 64,4 per cento, si pone lo stop alle licenze per attività commerciali e ricettive e la limitazione delle licenze stagionali. Al secondo posto, con il 62,8 per cento, il controllo sulle attività di locazione stagionale.

Immagine 3-2-9

Al terzo posto, con il 50 per cento, un servizio di trasporto pubblico da e per il centro storico. Segue, con una percentuale del 48,4 per cento, la richiesta di incentivi per il recupero di immobili da destinare a civile abitazione. Al quinto posto, con il 46,4 per cento, si reclama una postazione fissa della polizia municipale.

Seguono ancora, con il 46,2 per cento, la richiesta di incrementare le attività culturali, con l’utilizzo dei tanti contenitori esistenti. La creazione di spazi e luoghi destinati alla socializzazione di giovani e adulti, con il 44,9 per cento, l’apertura di sportelli dei principali uffici pubblici (43,9 per cento); il blocco del cambio di destinazione d'uso delle abitazioni (40,1 per cento), ed infine, con il 36,8 per cento, una fiscalità che favorisca la residenzialità.

Guarda qui le risultanze del sondaggio

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Centro storico, altra estate di fuoco: in un sondaggio le criticità per residenti e turisti

LeccePrima è in caricamento