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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coltellate per un pezzo di salsiccia, condannato a tre anni per lesioni aggravate

L'imputato era Stefano Della Rocca, 36enne gallipolino. La lite che portò al grave ferimento di un altro uomo fu scatenata da un episodio grottesco: un pezzo di salsiccia lanciato al cane, mangiucchiato e rimesso nel barbecue

LECCE – Una banale lite in una fredda giornata di fine gennaio, rischiò di trasformarsi in tragedia. A scatenare il tutto fu, grottescamente, un banale pezzo di salsiccia. Dalle parole si passò ben presto ai fatti, fino alle coltellate. A farne le spese Giuseppe Campeggio, pescatore 51enne, gallipolino colpito, con alcuni fendenti, da Stefano Della Rocca, 36enne, anch'egli del posto. La vittima subì alcune ferite nel tentativo istintivo di difendersi. Condotto presso il pronto soccorso, gli furono diagnosticate lesioni guaribili in 22 giorni. Della Rocca, raggiunto di lì a poco dalla polizia, finì ai domiciliari con le accuse di tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio.
A distanza di otto mesi da quel pomeriggio di sangue, Della Rocca è stato condannato a tre anni di reclusione, a seguito di giudizio con rito abbreviato. Il gup Annalisa De Benedictis, ha derubricato il capo d’imputazione da tentato omicidio a lesioni aggravate, così come richiesto dal legale dell'imputato, l'avvocato Carlo Gervasi. L’accusa aveva invocato una condanna a tre anni e due mesi.
A scatenare l’aggressione fu un fatto curioso. Alcune persone, riunite attorno ad un barbecue, stavano delle alcune salsicce, quando sopraggiunse Della Rocca, con il suo cane al guinzaglio. L’uomo afferrò un pezzo di salsiccia e lo lanciò all’animale, che ne mangiò solo una parte. L’imputato prese l’avanzo di cibo e lo rimise sulla griglia, provocando le ire dei presenti, che non gradirono il gesto.

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