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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tromba d’aria e danni. “Passata la paura, ora servono subito i fondi”

Oggi in Consiglio avviata la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Sarà attivato un numero verde e un contro corrente per gli aiuti. Il sindaco Errico chiederà una riunione congiunta con Galatone e Nardò

GALLIPOLI - Una città sfregiata dalla tromba d’aria e dal maltempo, ma già pronta con fierezza a rialzarsi. E alla ricerca delle risorse necessarie per fronteggiare i danni, per decine di milioni di euro, causati del passaggio funesto della tromba d’aria di inizio settimana.

E oggi in Consiglio comunale, dopo il lavoro propedeutico delle commissioni consiliari e della conferenza di capigruppo, si è avviata la procedura per il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale. La città di Gallipoli chiede aiuto e sostegno concreto, oltre ai buoni propositi ventilati da enti e politici. E per rendere ancora più incisiva la richiesta di ristoro economica necessaria a fronteggiare le criticità, il sindaco Francesco Errico ha intenzione di fare “sistema” anche con le altre realtà comunali limitrofe, quali  Galatone e Nardò, che hanno subito anch’esse gravi conseguenze legate all’ondata furiosa del maltempo.

Il consiglio odierno si è aperto con un doveroso minuto di silenzio per le vittime della Sardegna. Poi, come annunciato, si è trattato di un’assise in cui l’obiettivo primario è stato fare fronte comune e unire idee e propositi per l’avvio e il buon esito della richiesta di ottenimento dei fondi statali e regionali legati al riconoscimento dello stato di calamità naturale. Per quanto concerne la deliberazione principale, sottoposta all’attenzione dei consiglieri per l’approvazione, vi era contenuta un’elencazione provvisoria e non analitica dei danni subiti dalla città,  stilata in seguito ai vari sopralluoghi  e alle relazioni dell’unità di crisi comunale e dell’ufficio tecnico.

Si è dato atto che nell’immediatezza dell’evento si sono riuniti il centro comunale di protezione civile e il centro operativo comunale per gli interventi urgenti. Ed è stata quindi formalizzata l’investitura al presidente della Regione, Nichi Vendola, perché richieda agli organi competenti l’emissione del provvedimento che dichiari lo “stato di calamità naturale e di emergenza di protezione civile” al fine di accedere a contributi statali straordinari. Il tutto atteso che gli eventi accaduti martedì scorso non possono essere fronteggiati con mezzi e risorse ordinare dal Comune ionico.

Il Consiglio ha quindi esplicitamente sollecitato anche la stessa Regione affinché disponga, nel limite delle proprie risorse disponibili, un contributo straordinario per far fronte nell’immediato ai numerosi interventi necessari e improcrastinabili per la pubblica sicurezza e la vivibilità. Analoga istanza sarà inoltrata al dipartimento della protezione civile nazionale anche per chiedere che le spese sostenute per il ripristino delle strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate dall’evento, siano escluse dal saldo valido ai fini del calcolo del patto di stabilità.

Oltre all’approvazione all’unanimità della delibera tante sono state le proposte e gli interventi giunti da tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza (tra i quali figurava per la prima volta Luigi Suez subentrato per la civica Gallipoli 2012 al posto del dimissionario Aldo Petrucci). Il sindaco Francesco Errico ha posto l’accento su tre punti qualificanti, ovvero indire un Consiglio comunale congiunto con i comuni di Galatone e Nardò, istituire un numero verde o uno sportello dedicato e aprire un conto corrente bancario di solidarietà per gli interventi più urgenti. Questo anche in seguito a diverse richieste pervenute da parte di associazioni e privati di poter contribuire. L’intero consiglio si è dimostrato concorde con il pensiero del sindaco di dover agire in sinergia con le forze interne al Consiglio e con gli altri comuni colpiti. 

Proprio al fine di intraprendere un’azione  coesa e concreta  il consigliere regionale Antonio Barba così come in precedenza il consigliere Giuseppe Coppola, hanno proposto di presentare  in sede di approvazione del bilancio regionale che si terrà a breve, un emendamento con  una richiesta di un contributo immediato. Il sindaco Errico e la sua maggioranza hanno avanzato inoltre la proposta di richiedere con urgenza al Genio civile dei fondi per la realizzazione di una nuova barriera di frangiflutti lungo il litorale (vista l’inconsistenza di quella esistente e in attesa della concretizzazione dello studio di fattibilità complessivo già redatto dai tecnici incaricati) al fine di arginare almeno in parte il fenomeno degli allagamenti in seguito ai frequenti marosi invernali.

In queste ore poi alla luce del crollo di buona parte del muro di cinta che costeggia la ferrovia sulla dorsale del lungomare Marconi si cercherà di compiere un intervento complessivo di recupero finalizzato alla messa in sicurezza e all’allargamento della carreggiata. A tale proposito su iniziativa valutata dal presidente del Consiglio, Cosimo Giungato, si è pensato di inserire nel progetto di ricostruzione, la richiesta da inoltrare alle Ferrovie del Sud est per l’arretramento dello stesso muro perimetrale tanto da garantire la pubblica sicurezza, ottenendo così un ampliamento della carreggiata e la eventuale realizzazione di un marciapiede.

Sempre nel corso dei lavori del consiglio si è dato anche atto della bontà e la lungimiranza del piano di emergenza del quale il Comune è già da tempo dotato. E grazie al quale si è potuto agire con grande tempestività ed evitare conseguenze più disastrose. Ora ciò che è stato sollecitato dai consiglieri comunali è stata la necessità  di migliorare e aggiornare lo stesso piano per rendere più efficace, così come di non abbassare il livello di guardia dopo glie venti calamitosi.  E  soprattutto mettere in sicurezza al più presto quelle zone che in seguito al danneggiamento potrebbero rappresentare ora un ulteriore pericolo per la collettività. A margine c’è da sottolineare che il circolo cittadino di Sel ha inoltrato una lettera aperta al presidente Nichi Vendola affinché vengano prese in doverosa considerazione tanto il deliberato odierno e quanto le richieste di sostegno formulate dall’assise e dalla comunità gallipolina colpita dalle furiosa ondata di maltempo.    

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