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Sabato, 20 Aprile 2024
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Appalto rifiuti, il bando non c’è. Un’altra estate con la Seta

Il 31 gennaio è scaduto il contratto di nove anni con il Consorzio che gestisce il servizio di igiene urbana. In arrivo la proroga fino a settembre. Il Comune con le mani legate costretto a sconfessarsi per i ritardi dell'Ato2

GALLIPOLI - Il tema caldo dei rifiuti e una proroga  arrivo per il consorzio Seta Eu-Cogei almeno sino alla prossima estate. E’ questo lo scenario che si prospetta per il servizio di igiene urbana della Città bella atteso che l’appalto di nove anni sottoscritto con l’attuale società, è scaduto il 31 gennaio scorso. E del nuovo bando di evidenza pubblica e di portata europea per il nuovo affidamento non c’è nessuna traccia in Comune. O meglio le sollecitazioni reiterate nei confronti dell’Ato2 non hanno sortito ancora risposte e gli effetti sperati dall’amministrazione comunale. E quindi si va inesorabilmente verso la proroga del servizio affidato al consorzio Seta per almeno altri sei o nove mesi. Problemi di natura tecnica e burocratica hanno di fatto arenato l’espletamento della nuova gara d’appalto entro i termini della scadenza del contratto in essere. E il tutto dovrebbe a questo punto “congelare” anche la volontà manifestata dal Comune, nel novembre scorso (su input dell’allora commissario straordinario, Mario Ciclosi) di uscire dal consorzio Seta, cedendo le mille e 600 azioni attualmente possedute nel capitale sociale.

In Comune si è lavorato alacremente in questi giorni per venire a capo della intricata situazione. Tanto il commissario Vincenzo Petrucci quanto il dirigente di settore, Giuseppe Cataldi, hanno analizzato lo status quo relativo al nodo del contratto con la Seta (ormai scaduto da un paio di giorni) e valutato l’impossibilità di interrompere il servizio pubblico essenziale per la città. Il Comune, di fatto, è ancora con le mani legate. Risentendo in maniera diretta della intempestività attribuibile all’Ato Lecce2. Gli atti per l'espletamento della gara adottati dall'Ato non sono ancora stati pubblicati (anche se dall’Ambito territoriale giungono rassicurazioni sul procedimento in itinere), e per questo motivo il Comune di Gallipoli non può fruire in termini ragionevoli e immediati dell'esito di una procedura di evidenza pubblica che assicuri il servizio di igiene urbana per gli anni futuri e, comunque, per il periodo ormai immediatamente successivo alla scadenza dell'attuale contratto. Da qui è innegabile che ci sarà la proroga in favore della Seta. Perchè i ritardi imputabili all’Ato2 hanno già compromesso la possibilità che il Comune ionico faccia affidamento su una ditta nuova in grado di svolgere il servizio già scaduto, con serie ripercussioni per l'igiene del territorio, per la collettività e per l'economia cittadina. Probabilmente con un atto deliberativo si dovranno stabilire anche tempi e modalità con le quali andare avanti con l’attuale servizio. Che verosimilmente non potrà essere prorogato al di sotto dei sei mesi.

Anche se l’avviso di gara venisse licenziato oggi sarebbero necessari altri 60 giorni per la presentazione delle offerte e ulteriore tempo per portare a termine con “rigorosità e trasparenza” le relative procedure di affidamento del nuovo appalto. Il Comune quindi è per ora costretto a sconfessare, suo malgrado, se stesso. Solo pochi mesi addietro sul conto della Seta era stato annunciato che non “sussiste la volontà di prorogare il contratto in essere, oltre che per i divieti posti dalla legge anche per il livello di efficienza del servizio sino ad oggi espletato, non ritenuto all’altezza delle esigenze della città”. 

       

 

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