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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Rivendite di frutti di mare si improvvisano ristoranti: blitz al mercato ittico

Un controllo interforze tra Nas, polizia, guardia di finanza e guardia costiera al porto di Gallipoli

LECCE - E' scattata nelle scorse ore l'operazione congiunta di tutti gli organi di polizia e di controllo decisa nel corso della riunione tecnica di coordinamento, presieduta nei giorni scorsi dal prefetto di Lecce, ènell’area del mercato ittico di Gallipoli, per contrastare la situazione di cronica e quasi assoluta illegalità creatasi nel tempo in una zona cruciale della "città bella". Un’azione compatta da parte di tutte le Istituzioni dello Stato finalizzata a colpire l’evidente e consolidato stato di illegalità delle attività commerciali presenti nell’area.

La contestuale chiusura dei varchi di accesso all’area mercatale, da parte delle tre forze di polizia presenti ha consentito la messa in sicurezza del luogo interessato dall’operazione, impedendo a taluni soggetti di sottrarsi all’identificazione e contenendo sul nascere reazioni inconsulte da parte degli esercenti. L’accesso ispettivo alle cinque pescherie e all’unico ristorante è stato effettuato dalla polizia di Stato, dall’Arma dei carabinieri, dalla Guardia di finanza, dalla Capitaneria di porto, dall’Ispettorato del lavoro, dalla Asl e dallo Spesal.

In due degli esercizi di vendita al dettaglio di prodotti ittici era in corso attività non autorizzata di somministrazione di alimenti e bevande. Sono stati identificati in totale 13 avventori seduti ai tavolini, fra i quali 3 minori, intenti a consumare pesce crudo e cotto, pane e bevande. Contestata l’occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo a carico di quattro degli esercizi controllati e notificato il provvedimento di divieto di vendita dei prodotti ittici e molluschi fuori dalla struttura in muratura.

Dei 19 dipendenti identificati, dieci sono risultati privi di documentazione obbligatoria (lavoratori in nero) e 5 collaboratori familiari privi di assicurazione presso l’Inail. In entrambi i casi è stato redatto e notificato al titolare dell’attività un provvedimento di sospensione, con decorrenza differita alle ore 12 di lunedì 17 luglio, con sanzioni amministrative per l’importo complessivo di circa 40mila euro.

Sono stati sequestrati circa 354 chilidi prodotti ittici in cattivo stato di conservazione con presenza di parassiti (anisakis simplex) e per mancata tracciabilità del prodotto. Sono in corso accertamenti per verificare la posizione dei titolari delle attività in relazione al pagamento dei canoni concessori ed in materia di sicurezza sul lavoro. Anche l’Enel, interessato per la verifica degli allacci, ha rilevato anomalie nei quantitativi di energia elettrica consumata nelle ore notturne, riservandosi di effettuare un monitoraggio approfondito.

Le ispezioni nella zona del porto della Città Bella

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