Cozze vendute senza bollo sanitario. Sequestro e multa per commerciante

GALLIPOLI - Si intensifica l'attività di contrasto alla vendita di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione o immessi sul mercato senza il rispetto delle normative igienico sanitarie. I militari della capitaneria di porto di Gallipoli impegnati nel giro di perlustrazione in lungo e in largo, sulle coste e nei punti vendita del pescato, questa mattina hanno provveduto al sequestro di circa una decina di chili di cozze e prodotti ittici messi in vendita in una pescheria della cittadina ionica.

Per il titolare del punto vendita dei prodotti del mare è scattata anche una sanzione per aver immesso sul mercato i mitili senza tenere conto delle prescritte normative vigenti.

Secondo la normativa in materia di sicurezza alimentare della Comunità europea per i molluschi bivalvi (fra cui spiccano cozze e vongole, tra le più note rappresentanti della classe) è necessario che li stessi siano sviluppati solo in acque marine classificate “A” dalle Asl (le più pulite), perché possano essere consumati anche senza passare per gli appositi centri di depurazione che consentono al mollusco filtratore un adeguato abbattimento della loro carica microbiologica.

Altrimenti, il prodotto può essere immesso sul mercato solo a seguito di depurazione. E in buona sostanza, per la vendita di mitili è necessaria anche la presenza del bollo sanitario. Per ottenere il nulla osta i prodotti ittici devono essere consegnati a un centro di spedizione molluschi autorizzato e conservati nel previsto sacchetto. Cosa che, evidentemente, nel caso di specie, non era stata fatta. E così, dopo il sequestro, al commerciante è stata elevata una sanzione amministrativa.