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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scogliera danneggiata per l'ormeggio abusivo da 20 anni. Denunciati 18 proprietari di barche

Sigilli ad area demaniale di oltre 2mila metri quadrati da parte della guardia di finanza di Gallipoli. Dal Comune un’ordinanza di sgombero e l’invito, rivolto ai titolari di natanti non ancora identificati, a presentarsi presso gli uffici delle fiamme gialle

GALLIPOLI – Un’area che appartiene a tutti, per troppo tempo “monopolizzata” dai proprietari di piccole barche. Osservandola da Google Maps risulta occupata. Abusivamente, da almeno venti anni. Si tratta di una zona demaniale di oltre 2mila quadrati sul lungomare di Gallipoli sulla quale è stato allestito un ormeggio illegale per barche di dimensioni al di sotto di dieci metri.

Scatta il sequestro, 18 proprietari di natanti denunciati, ora si cercano gli altri. L’attività investigativa dei finanzieri della Sezione operativa navale della Città Bella, coordinati dal Reparto operativo aeronavale di Bari, ha infatti portato nei giorni scorsi ad apporre i sigilli all’area. Gli indagati, i cui nomi sono finiti nel fascicolo d’indagine del pm presso la Procura della Repubblica di Lecce Massimiliano Carducci, rispondono delle accuse di occupazione abusiva e deturpamento di bellezze naturali.

Nel corso degli anni, infatti, sul luogo sono stati perforati gli scogli per realizzare passerelle e pontili per l’accesso alle barche. Strutture assicurate tramite gavitelli ancorati sul fondale marino. Il tutto nonostante il vincolo della zona, classificata dall’Autorità di Bacino a pericolosità geomorfologica elevata.

Sequestrata un'area demaniale di 2mila metri quadrati

Il Comune di Gallipoli, interpellato dalle fiamme gialle per la verifica delle autorizzazioni, ha intanto emesso un’ordinanza di sgombero delle barche. I proprietari sono stati invitati a presentarsi presso gli uffici della guardia di finanza. Al momento sono stati dunque denunciati soltanto i diciotto salentini identificati, in attesa di individuare gli altri. I militari - intendono risalire ai gestori dell’ormeggio abusivo – hanno avviato anche accertamenti di natura fiscale. Si tratterà di riscuotere canoni concessionari per la porzione di specchio d’acqua e per il tratto di banchina occupati.  A stretto giro, quando le barche saranno rimosse, l'area tornerà alla libera fruizione di tutti i cittadini.

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