rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Gallipoli Gallipoli

“Discriminati al mercato”. E scoppia la bagarre degli spuntisti

Protesta in Comune per gli ambulanti extracomunitari penalizzati dalle nuove norme per l'accesso ai posti non assegnati al mercato e la revisione della tariffa giornaliera fissata a 24 euro. "Troppe irregolarità, noi penalizzati"

GALLIPOLI -  Il nodo cruciale dei posti al mercato settimanale gallipolino. Una bagarre di fatto mai calmierata. Ed esplode la rabbia di oltre trenta commercianti extracomunitari. Ma soprattutto, la voglia di eliminare dal campo ogni forma di discriminazione e di sopruso. Che evidentemente, seppur sottotraccia, continua ad accanirsi contro gli ambulanti meno protetti e tutelati. Forse. Di fatto qualcosa non torna: nel perimetro dell’area mercatale di via Afieri c'è ancora caos e, soprattutto, da sei mesi a questa parte regna la guerra aperta per i posti di privilegio. Indagini e inchieste sono ancora in corso da parte di carabinieri e magistratura per fare luce sulle procedure di assegnazione e soprattutto sugli incassi delle tariffe dei posteggi al mercato. 

Un corollario che contestualizza la manifestazione spontanea di questa mattina, che ha visto protagonisti alcune decine di ambulanti, per larga parte di nazionalità marocchina e senegalese, in protesta nei pressi della sede comunale di via Pavia. Sono i cosiddetti “spuntisti” ad alzare la voce e ribellarsi. E a denunciare situazioni incresciose e discriminanti nei loro confronti, ma in particolare un drastico cambio di rotta da parte degli uffici comunali per quanto riguarda le regole di accesso al mercato settimanale e il pagamento della relativa tariffa per occupare ai posti non assegnati.

Quando questa mattina il nutrito gruppo degli ambulanti si è recato come consuetudine nell’area mercatale ha trovato l’amara sorpresa. Nuove regole, più rigide e un balzello d’ingresso per accedere al posto libero di 24euro. Ovvero l’applicazione piena della tariffa per l’occupazione degli stalli (da 0,74 euro a metro quadro) senza alcuna riduzione o “sconto di pena”. In più la nuova procedura del pagamento anticipato prima dell’ingresso al mercato. Gli agenti di polizia municipale in servizio hanno applicato le nuove disposizioni. Ed è scoppiata la bagarre. Gli ambulanti extracomunitari non l’hanno presa certo bene. Hanno incamerato un nuovo atto di forza nei loro confronti, e hanno deciso di muovere direttamente verso il Comune. Per ruggire di rabbia ed esprimere il loro malcontento. Un’intera mattinata a presidiare l’ingresso della sede decentrata del Comune, dove insistono l’ufficio commercio e il comando dei vigili. Con mezzi e mercanzia stipata nei furgoni. La giornata di lavoro, è bella che andata. Resta l'ira.

“Mentre prima si pagava sulla base dei metri quadri realmente occupati, da oggi ci hanno detto che la tariffa per tutti i 107 spuntisti censiti sarà uguale. E bisogna pagare 24euro prima di poter entrare al mercato e vendere quel poco che riusciamo di questi tempi a piazzare” spiegano nel capanello degli ambulanti. “Solo a Gallipoli succede questo” incalzano con delusione i venditori extracomunitari “in altri mercati come spuntisti ci fanno pagare due o tre euro al giorno, al massimo 5 o 7 euro, come a Brindisi. Ma come possiamo noi pagare 24 euro per svolgere la nostra attività. Se partiamo da casa con 20 euro di spesa di gasolio nel furgone, dobbiamo pagarne altre 24 euro per accedere al mercato, entriamo alle 8,30  e prima delle 10 non finiamo di montare, dove sta il nostro guadagno?”.

Manifestanti davanti alla sede del Comune

Ma la questione va anche oltre. Gli ambulanti extracomunitari invocano regole certe e controlli perché sulle graduatorie degli spuntisti e degli ambulanti nel mercato gallipolino c’è qualcosa che ancora non torna. L’assegnazione dei posti “migliori” fa discutere. Tra diritti di anzianità calpestati e licenze non in regola o addirittura non possedute. Gli spuntisti denunciano le irregolarità. E sono le autorità competenti a dover vigilare. La protesta porta anche ad un breve blocco del traffico di via Pavia che costringe anche il comandante della municipale, Patrich Sorge e i vigili a scendere in strada e appianare la situazione. C’è anche un conciliabolo poco edificante da entrambe le parti con urla e frasi pesanti. Ma poi tutto rientra nella norma.

Intanto una delegazione dei manifestanti, girovaga su e giù per gli uffici comunali cercando un confronto con l’istituzione. Alla fine un vertice di oltre un'ora alla presenza anche del dirigente di settore, dei vigili urbani e del neo assessore al commercio Tony Piteo, è almeno stato utile per focalizzare la questione. Soluzioni in vista? Per l’immediato futuro si valuterà se la legge contempla la possibilità di una riduzione della tariffa giornaliera dei posti al mercato, mentre sul tema delle verifiche e rivisitazione delle graduatorie e delle assegnazioni, la questione è più complessa. Si dovrebbe chiudere letteralmente il mercato per almeno un mese. Ma tra stagione estiva e indagini in corso non sembra un provvedimento a portata di mano. Si vedrà.                                            

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Discriminati al mercato”. E scoppia la bagarre degli spuntisti

LeccePrima è in caricamento