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Dissuasori “pericolosi” e bastione a rischio crollo. Residenti lanciano l’allarme

Sabato un cilindretto in ferro divelto da un’auto sulla riviera ha colpito i passanti e un passeggino al cui interno, fortunatamente, non c’era la bimba. Pericolo sfaldamento alla base delle mura urbiche. Piro: “Ci sono anche unità esterne dei condizionatori ad altezza uomo”

GALLIPOLI  - Non solo le problematiche ataviche della disciplina del traffico e della sosta nel periodo estivo e la lotta all’ultimo centimetro per l’occupazione del suolo pubblico per le attività di somministrazione e vendita all’aperto. I residenti del centro storico, in attesa dell’attivazione del varco elettronico per la Ztl e la zona pedonale in vigore da domani, giovedì 24 giugno (e sino al 31 ottobre) dalle 11 alle 2 di notte, come comunicato dal Comune, tornano a segnalare almeno tre situazioni di potenziale pericolo sulle quali tramite l’associazione di riferimento degli “Abitanti e amici del centro storico di Gallipoli”, hanno invitato il sindaco Stefano Minerva a correre subito ai ripari.

Su tutte i residenti hanno voluto segnalare alcune situazioni “di grave e potenziale pericolo per la pubblica incolumità” esistenti all'interno dell'area del borgo antico. “L'altra sera è stata sfiorata la tragedia” racconta il portavoce Roberto Piro, “un’auto, peraltro guidata a velocità normale, sbandando ha urtato due dissuasori metallici posti a protezione del marciapiede sulla riviera Colombo, scaraventandoli su alcuni passanti che sono caduti e anche su di un passeggino. Fortuna ha voluto che la bimba della sfortunata coppia  fosse in quel momento in braccio alla madre” continua Piro, “è facile immaginare, infatti, quali altre conseguenze gravi si sarebbero potute avere se la piccola fosse stata al suo posto nel passeggino”.

Da qui la richiesta di un intervento per la messa in sicurezza o al massimo per la sostituzione con altri tipo di dissuasori pedonali meno pericolosi. Uno dei quali, divelto in altre circostanze, è stato ritrovato anche in una zona del borgo nuovo da alcun residenti forse in seguito ad un atto vandalico.     

Ma non è finita qui. Un’altra situazione di pericolo che tiene in apprensione gli abitanti della città vecchia, e anche in questo caso per gli evidenti pericoli per l’incolumità pubblica, riguarda il bastione di “Santa Venardia”, che si  trova sulla riviera Armando Diaz.

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Da tempo i conci in tufo alla base delle mura antiche, in una parte già restaurata negli anni scorsi, si presentano in gravissimo stato di deterioramento, come anche la parte mai interessata a lavori di consolidamento, tanto da poter mettere a rischio la staticità della struttura sovrastante, peraltro frequentata da tantissime persone. “Anche altre parti della cinta muraria sono interessate da fenomeni di logoramento, anche se meno gravi” incalza Piro, “ma tali da creare ugualmente allarme”.

Ed, infine, ancora una segnalazione che riguarda un’altra situazione ritenuta potenzialmente pericolosa e relativa all'installazione di alcune grosse unità esterne dei climatizzatori in piazza Imbriani e non solo.

“Quelle apparecchiature oltre che essere un'offesa al decoro ed all'ambiente circostante, sono state installate ad altezza d'uomo, a circa un metro e mezzo dal piano di calpestio del marciapiede, con tutti i rischi che è facile immaginare” conclude il portavoce dei residenti, “e per questa e per tutte le altre situazioni che abbiamo subito segnalato abbiano chiesto al sindaco e agli amministratori di investire con  urgenza i competenti uffici comunali, affinché verifichino tutte le condizioni di sicurezza e adottino misure adeguiate a scongiurare ogni possibile pericolo.

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