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Giovedì, 18 Aprile 2024
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“Donazione al medico, ma devo pagare il notaio”. Tentativo di truffa ad anziani

Segnalati agli agenti del commissariato di Gallipoli due tentativi di raggiro ai danni due anziani che non hanno abboccato alla truffa. I due malfattori, a bordo di un’utilitaria, promettono una parte del lascito in cambio di un prestito momentaneo

GALLIPOLI – La stagione delle truffe da rifilare ad anziani e ignari creduloni è sempre in auge. E bisogna stare molto attenti e diffidare non solo di chi si presenta sull’uscio di casa propinando affari o presunte verifiche per pensioni o esenzioni sanitarie, ma anche agli incontri casuali per strada. Occhi aperti e antenne drizzate per non incappare nelle grinfie di qualche malfattore in cerca delle sue inermi e sprovvedute vittime. E riflessi pronti hanno dimostrato, fortunatamente, anche due anziani gallipolini che negli ultimi due giorni hanno raccontato, presso il commissariato locale di via Lazzari, del doppio tentativo di truffa nel quale hanno rischiato di essere coinvolti camminando per le vie della città.

Due casi separati, ma accomunati dallo stesso modus operandi e dalla identica ricostruzione. E fortunatamente falliti sul nascere. Da qui la raccomandazione a non abbassare la guardia perché i potenziali truffatori potrebbero tornare alla carica. Ed essere ancora nei paraggi.

Secondo il racconto reso dai due malcapitati negli ultimi giorni nella cittadina ionica sarebbero in circolazione, a bordo di un’utilitaria (dalla descrizione resa dai due anziani potrebbe trattarsi di una Toyota Yaris), due uomini, con fare distinto, ma intenzionati a rifilare il classico pacco e spillare denaro alle ignare vittime. Una tra le più classiche truffe “all’americana”, legata ad un lascito o una sostanziosa donazione da consegnare ad una persona molto conosciuta in città, un professionista. Un avvocato o un medico.

E su questa falsariga i due anziani gallipolini hanno raccontato di essere stati avvicinati, in un caso in una traversa di corso Roma, e nell’altro nei pressi di viale Bari, da un uomo sui 45anni che ha chiesto loro di indicargli l’abitazione di un medico di Gallipoli al quale dover consegnare una donazione in denaro che il defunto, e falso, padre del truffatore, gli aveva riservato. E si parlava di una bella cifra sonante di oltre 100mila euro.

Nel corso del conciliabolo, in entrambi i casi, si è poi avvicinato un terzo uomo al quale il truffatore ha chiesto ulteriori informazioni sul medico, aggiungendo altri e convincenti particolari sulle modalità della consegna del sostanzioso lascito.

Per concludere la donazione infatti l’uomo precisava di aver necessità di recarsi anche presso uno studio notarile, per redigere un atto, ma di non aver a disposizione l’intera cifra necessaria per pagare l’onorario e le spese. A questo punto ecco inscenare la storiella del finto regalo di parte della donazione  in cambio di un prestito per saldare il notaio e formalizzare il lascito per il medico. Richiesta alla quale il passante (ed evidentemente complice) si mostrava interessato garantendo una parte dei soldi necessari.

E nell’affare venivano nuovamente interessati, in tempi diversi come detto, i due anziani ai quali si chiedeva di contribuire al saldo fornendo un prestito di alcune migliaia di euro. Il tutto per il tempo necessario a disbrigare la pratica e ricevendo in cambio, per la gentilezza dimostrata, una parte del lascito. E quindi una cifra ben più sostanziosa di quella prestata. Fortunatamente in entrambi i casi i due anziani non hanno abboccato e alla richiesta di recarsi in casa o presso la banca o le poste a ritirare i soldi da prestare hanno risposto picche, costringendo i due truffatori a mollare la presa.

Molto spesso, in casi analoghi, accade che dopo aver consegnato i soldi per formalizzare il falso atto notarile, i malcapitati vengono raggirati con una ulteriore scusa e quindi i truffatori sono poi lesti a dileguarsi con il gruzzolo arraffato. Dei due episodi sono stati avvisati gli agenti del commissariato gallipolino, diretto dal vicequestore aggiunto Emilio Pellerano, che hanno avviato le indagini e che raccomandano prudenza e attenzione alle “favolose” richieste che si possono trovare per strada

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