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E Barba smonta la giunta: “La squadra di Errico fragile e inadeguata”

Il deputato Pdl critica aspramente la formazione della nuova giunta di palazzo Balsamo, lo scontro tra maggioranza e opposizione è già iniziato: "Città piegata ai diktat forestieri". Replica Ruggeri: "Da me nessun condizionamento"

GALLIPOLI – Dall’attesa silenziosa all’attacco frontale e veemente. Per il deputato cittadino del Pdl, Vincenzo Barba, il nuovo governo cittadino della Città bella non nasce certo sotto una buona stella. Un governo “fragile” e “inadeguato” lo definisce il number one della Pdl gallipolino, che non nasconde la sua delusione e il rammarico profondo per le scelte appena maturate dal sindaco Francesco Errico. “Ci lascia letteralmente con l’amaro in bocca la presa d’atto delle scelte del sindaco Errico per la costituzione della squadra di governo, che ci appare debole, non rappresentativa, claudicante, inesperta e, soprattutto, inadeguata alle grandi sfide che attendono la città” il commento a caldo dell’onorevole gallipolino. Che dopo tanta attesa, si aspettava di più. E di meglio. Nessun riferimento specifico alle persone e alla rispettabilità degli assessori freschi di nomina. Ma secondo Barba “a distanza di un mese dalla vittoria, si mette in piedi un governicchio dalle gambe pesanti, dal fiato corto e, ahimè per Gallipoli, dal futuro assai incerto”.

Giudizio severo e impietoso e giustificato dal deputato gallipolino dal rapporto tra il peso specifico della nuova giunta Errico e le sfide prioritarie che si addensano sulla città: “Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi saremo chiamati a difendere Gallipoli, a tutti i livelli istituzionali, da un autentico attacco concentrico” ammonisce Barba, “da una vera e propria tempesta perfetta che, se dovesse abbattersi nella pienezza del suo portato, ci vorrebbe veder privati, in un sol colpo, del punto nascita presso il Sacro Cuore di Gesù, della sede distaccata del Tribunale di Lecce e, come se non bastasse, anche della locale sede dell’ufficio delle Entrate, con inenarrabili disservizi per i nostri cittadini e per l’intera collettività di riferimento. Per far fronte a questo grande carico di battaglie politiche” continua, “che richiedono il massimo della sinergia interistituzionale possibile, sarebbe stato doveroso un impegno maggiore per la costituzione di una giunta di ben altro livello, di ben altro spessore, di ben altre competenze, di ben altre professionalità, rispetto a quella che si è scelta obbedendo, senza batter ciglio, ai diktat di Melpignano e all’editto di Muro Leccese”.

E poi la considerazione finale: “Spiace che il sindaco abbia scelto di far quadrare i conti in casa ai partiti politici che lo hanno sostenuto invece di alzare il tiro, provare a volare alto e costruire una squadra all’altezza delle grandi sfide che attendono la città bella” conclude Barba, “le battaglie richiedono l’impegno di personalità forti che sappiano prendere di petto le vicende. Purtroppo non è questo ciò che Gallipoli si trova in sorte, malgrado il bon ton politico dell’opposizione che, vista la gravità del momento, non era intervenuta nel temporaggiamento di Errico, non aveva fatto pressioni sul primo cittadino, soprassedendo dinanzi al tempo che egli prendeva per costruire la squadra, nella certezza che l’eccessiva ponderazione fosse figlia del peso delle scelte che avrebbe portato a migliori risultati”. E lo scontro sembra appena cominciato.

La replica di Ruggeri a Barba e le stilettate al Pd sul "caso Quintana"

E non si lascia attendere la replica di Salvatore Ruggeri, tirato in causa da Barba come condizionatore delle scelte di Errico in particolare per quel che concerne l’esclusione di Sandro Quintana: “Caro onorevole Barba – evidenzia il parlamentare salentino dell’Udc -, non mi sono mai permesso né di condizionare, il caso Quintana docet, e tantomeno di mettere ombrelli sulle persone. Noi lasciamo ai sindaci la possibilità di poter scegliere la propria squadra di governo: il sindaco Errico ha fatto una sua autonoma scelta per il governo della città”.

“C’è da dire poi – sottolinea il coordinatore provinciale Udc – che quelle attuali sono tutte personalità appartenenti alla comunità gallipolina. In tempi non lontani, invece, la cittadina ha dovuto assistere a nomine fatte dall’alto di componenti ‘forestieri’. Quella stagione è terminata - conclude l’on. Udc – e siamo sicuri che la nuova giunta saprà rappresentare al meglio il territorio, affrontando tutti i nodi che lo affliggono”.

Lo stesso Ruggeri formula ad Errico e alla sua squadra auguri di buon lavoro, ringraziando proprio Sandro Quintana, segretario cittadino, per “aver ancora una volta dato dimostrazione del suo senso di responsabilità nel momento in cui ha deciso di fare un passo indietro per non ostacolare il lavoro del sindaco”.

“Il sacrificio di Quintana – spiega Ruggeri -, persona che non ha nulla da nascondere per aver agito sempre alla luce del sole,sgombra il campo da equivoci e mette a tacere le voci che in maniera strumentale qualcuno aveva fatto circolare. Una persona, mi preme sottolinearlo, non può essere ritenuta valida dal punto di vista etico e politico solo quando è funzionale ai propri interessi come ha fatto il Pd, ormai ai minimi storici nella realtà di Gallipoli, dopo aver condiviso la proposta del segretario cittadino Quintana di costituire insieme l'alleanza, lo è anche dopo, poiché la dignità politica non può essere messa in discussione”.

Il segretario provinciale Udc non nasconde il disappunto per l'atteggiamento assunto da Pd che si sarebbe intromesso in casa altrui ponendo veti che sono “espressione propri della sua cultura del sospetto”: “Non riceviamo lezioni da nessuno poiché l'Udc – prosegue -, ad ogni livello, ha dimostrato e dimostra di essere una forza politica responsabile in ragione delle sue idee e valori che non sono negoziabili. Piuttosto,la solerzia con la quale i massimi dirigenti provinciali, regionali e di governo del Pd hanno seguito le vicende che hanno presieduto la composizione della giunta gallipolina la profondano nell'impegnarsi a salvaguardare il punto nascita dell'ospedale di Gallipoli, la cui soppressione arrecherebbe un grave danno e penalizzerebbe un bacino di utenza che ha usufruito di questo servizio”.

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