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Errico: “Intese al ballottaggio? Si vedrà”. Di Mattina: “Posso rimontare”

Partono le strategie in vista del secondo turno, ma per ora nessun apparentamento. Corteggiata la lista di Petrucci, ma l'ex magistrato frena: "Vedremo, ma possiamo restare all'opposizione". Perruccio e Cataldi alla finestra

 

GALLIPOLI - Calma e gesso, e dopo l’analisi del voto al primo turno è tempo di pensare alle strategie del ballottaggio. Ore cruciali in casa delle due coalizioni di riferimento di Francesco Errico e Salvatore Di Mattina. Anche perché entro le 12 di domenica prossima bisogna ratificare gli eventuali apparentamenti con le liste che non partecipano al turno supplementare. Ma è ancora de definire il nuovo scenario. Che potrebbe benissimo rimanere inalterato come l’esito delle urne ha sancito nella prima tornata. Bocce nuovamente ferme. Con Errico che riparte dal vantaggio maturato del 38,4 per cento (con i suoi 4922 voti complessivi) e Di Mattina ad inseguire, ma che ancora non si sente sconfitto del tutto con il suo 23,74 per cento pari a 3.040 preferenze. E con le altre compagini quella della lista Petrucci e di Tutto Cambia di Titti Cataldi pronte a mantenere le distanze e recitare il ruolo che l’elettorato ha delineato: quello dei controllori e responsabili oppositori. Al momento Giuseppe Perruccio di Gallipoli VogliAmo resta fuori dal consesso comunale.     

“Se ci saranno intese per il ballottaggio? Stiamo valutando il da farsi” dice il candidato del centrosinistra Francesco Errico, “e come ho già ribadito in queste ore non confermo, ma non posso nemmeno escludere che ci potranno essere delle intese politiche e programmatiche per il secondo turno. Per prima cosa ci siederemo con tutti i componenti della coalizione e decideremo insieme la scelta più opportuna. E valuteremo se ci sono margini di ascolto e di confronto con le liste degli altri candidati sindaci che non partecipano al ballottaggio. Quello che voglio precisare” aggiunge Errico, “è che abbiamo molta stima delle persone come la dottoressa Cataldi, il dottore Petrucci e di Giuseppe Perruccio, ma ovviamente gli accordi non si fanno sulle persone ma su quello che esse rappresentano nel contesto politico di queste elezioni”.                                                           

Il candidato del centrosinistra che, nonostante la frammentazione dei voti, è riuscito a tirare la volata, ora medita sull’immediato  futuro.  Quello che porta dritto dritto al turno di ballottaggio tra poco più di una settimana. Ponderando le scelte e assumendo anche la consapevolezza di aver portato a casa un buon risultato al primo turno. Una prova di forza e di coraggio. E ora il vantaggio acquisito al primo giro di boa non va dissipato. Anzi, al contrario consolidato e possibilmente accresciuto. La vittoria finale è a portata di mano, ma il centrodestra di Salvatore Di Mattina e Vincenzo Barba è pur sempre pronto a rinsaldare le fila e contrattaccare. E il gap degli oltre 1800 voti di differenza che separano i due competitori, se da un lato (quello della coalizione del centrosinistra) possono costituire un margine di sicurezza notevole, dall’altro, quello del centrodestra, potrebbero essere la ragione per tentare il recupero e magari il sorpasso al secondo turno. Si vedrà.

“Sono fiducioso che si possa ancora tentare una rimonta al secondo turno” ha detto in queste ore Toti Di Mattina, “perché dalla nostra parte abbiamo un programma chiaro e degli uomini capaci e in grado di governare realmente questa città e non semplici portatori di voti. Il punto essenziale che ribadisco è che ora Gallipoli ha bisogno di stabilità politica e amministrativa e la prospettiva che noi diamo va in tale direzione. Per il ballottaggio? Sono pronto al dialogo e confrontarmi con Perruccio e Petrucci, ma sono possibilità di apparentamento che stiamo ancora valutando all’interno della coalizione. Vediamo come andrà a finire, ma dico che i giochi non sono ancora chiusi del tutto”. Una partita che resta aperta dunque in vista del ballottaggio con Errico e Di Mattina al bivio sulle possibili alleanze al secondo turno. Per ora non sono partite richieste formali indirizzate ai vari Petrucci, Cataldi e Perruccio. L’ex magistrato è pronto a recitare il suo ruolo di oppositore già acquisito e sta valutando insieme con i componenti dell’associazione Gallipoli 2012 cosa fare in maniera funzionale se arriveranno richieste di apparentamento: “Ci siamo incontrati per analizzare il brillante risultato elettorale” dice Petrucci, “ed ho ascoltato le valutazioni e le riflessioni dei componenti della mia lista e dell’associazione. Siamo in attesa di richieste formali di dialogo e d'intesa per il secondo turno che al momento non ho contezza siano arrivate me che non ci solleticano poi più di tanto. Per noi può anche rimanere tutto come è maturato al primo turno con il nostro gratificante ruolo di oppositori. Decideremo tutti insieme il da farsi”.

In attesa di richieste ufficiali di apparentamenti, ma anche alle prese con valutazioni politiche in vista del ballottaggio anche la lista Tutto Cambia di Titti Cataldi, che coerentemente non sembra immaginabile in alleanza con Di Mattina e il Pdl, così come non sanato ancora lo strappo che ha portato alla corsa solitaria fuori dal centrosinistra di Errico e dell’asse Udc-Pd. La linea ufficiale sarà comunque resa nota dopo le valutazioni interne (locali e provinciali) ai singoli partiti della Sinistra per Gallipoli e alla sintesi unitaria di coalizione che si conoscerà nelle prossime ore. Così come alla finestra rimane Giuseppe Perruccio che non ha ancora ricevuto “riabilitazione politica” al suo progetto originario della Gallipoli Vogliamo da parte del Pdl: “Non abbiamo ricevuto ancora nessun invito al dialogo e per un eventuale apparentamento. La nostra linea politica e la nostra idea di rilancio della città è nota, chi vuole chiamarci e ragionare su quelle basi nell’interesse generale della città può farlo. Valuteremo il da farsi in vista del ballottaggio, a patto che si dia dignità al nostro progetto politico”.

E’ ancora il tempo nell’analisi e del confronto dunque in terra gallipolina dopo il primo responso delle urne. Per la resa dei conti, per ora non c’è spazio. C’è un turno di ballottaggio da pianificare e da affrontare a denti stretti. Con intensità e vigore. E un primo test sarà il confronto televisivo post-voto di questa sera, alle 21, su Teleonda (e anche in streaming sul sito dell’emittente), moderato da Davide Tuccio.                                                 

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