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Errico sbotta: “Non prendo lezioni di moralità dall’opposizione”

Il sindaco difende le scelte fatte in Consiglio sui revisori e contrattacca: “Troppi censori tra i puri della minoranza”. E svela il retroscena di un tentativo di accordo politico mosso da Barba e Pdl il giorno prima dell’assise

 

GALLIPOLI - La grande bagarre della “parentopoli” alla gallipolina. E agli strascichi polemici del primo Consiglio comunale, ecco la nuova presa di posizione del sindaco Francesco Errico. Che tenta di calmierare l’ondata di accuse e sdegno manifestato dai banchi dell’opposizione in particolare sulla nomine “familiari” dei revisori dei conti. Che restano un dato di fatto. “Omnia munda mundis” pontifica il primo cittadino  utilizzando l’antico e conosciuto motto latino per replicare alle accuse mosse dall’opposizione alle scelte operate dal primo Consiglio comunale. E in particolare alle valutazioni espresse recentemente dalla lista Petrucci e dalla sinistra di Titti Cataldi. Ancorché dall’attacco frontale di Vincenzo Barba e del Pdl.

“Tutto è puro per i puri” traduce e commenta il sindaco Errico, “ma non possiamo accettare supinamente le lezioni di alta moralità di censori e integralisti, ai quali verrebbe da chiedere se essi sono nella condizione di ergersi ad accusatori dell’azione amministrativa e se, nel passato, si siano fatti coinvolgere anch’essi da situazioni similari”. Per il primo cittadino è necessario invece sgombrare il campo da ombre e sospetti sulle scelte adottate dall’assise civica. “A me risulta” ammonisce Errico, “che le persone vadano giudicate dai fatti e non dai cognomi e credo che si sia giunti ad un livello tale per cui questo gioco al ribasso, esercitato solo per mera speculazione politica, debba avere termine, nel rispetto della dignità prima e della professionalità poi delle persone coinvolte”.

E il sindaco interviene anche sul modo di fare opposizione da parte di una “certa parte” della minoranza. E svela un retroscena imbarazzante: “Non vorrei entrare in problemi tutti interni ad un partito politico” dice Errico, “ma non posso non notare che chi oggi, nel Pdl, da lezioni su come andrebbe condotta un’opposizione dura e pura, alla vigilia del Consiglio comunale ha cercato accordi sottobanco col sottoscritto, garantendo appoggio alla maggioranza in cambio della propria visibilità nelle scelte amministrative.  Capisco che ci sia rabbia e delusione da parte di chi è stato rifiutato, ma strizzare l’occhiolino il giorno prima e denigrare quello successivo mi sembra un comportamento un tantino contraddittorio”. Infine un augurio rivolto alla consigliera  Cataldi di “Tutto Cambia” da parte del primo cittadino nella speranza che “si lasci guidare più dal suo istinto che da qualche mentore più o meno occulto, che ha l’obiettivo di tirarla dalla sua parte distogliendola da quello che resta il vero obiettivo, l’interesse esclusivo della città”. 

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