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Gallipoli 2012 rintuzza il Ppdt: “La nostra opposizione non si discute”

I riferimenti del capogruppo Coppola estesi anche alla scarsa incisività della minoranza portano alla replica dell'associazione legata a Petrucci e al consigliere Suez. "Noi da sempre vigili contro l'opacità dell'amministrazione"

GALLIPOLI – Nessuna inerzia o semplice attività limitata a “contestare solo gli aspetti formali degli atti”. Per l’associazione politico-culturale Gallipoli 2012, legata all’ex candidato sindaco Aldo Petrucci ed ora rappresentata in Consiglio comunale dall’avvocato Luigi Suez, c’è da fare delle precisazioni rilevanti alle esternazioni di questi giorni del collega dell’opposizione, Giuseppe Coppola.

“Il consigliere sa bene che l’associazione Gallipoli 2012 è stata sempre sveglia nel verificare se l’azione amministrativa viene condotta nell’interesse generale o nell’interesse di parte: sono gli amici di Coppola che sonnecchiano o che si muovono in ordine sparso” replicano con incisività dalla civica di Petrucci. A stretto giro di posta da Gallipoli 2012 arriva la replica ai richiami che il capogruppo della Ppdt ha esteso non solo all’indirizzo dell’amministrazione retta dal sindaco Francesco Errico, ma anche a tutte le componenti della minoranza consiliare. Un richiamo dal quale Gallipoli 2012 ha subito preso le distanze rispedendo al mittente ogni sorta di pungolo eventualmente rivolto alla propria attività politico-amministrativa in seno all’assise comunale.        

“Formulando questo giudizio il consigliere Coppola” scrivono in una nota dell’associazione Gallipoli 2012, “dimostra di non comprendere la differenza che passa tra un’attività amministrativa rispettosa delle regole fissate dalle leggi dello Stato ed un’attività amministrativa che fa scempio di tali regole, verso le quali denota anche una sua personale insofferenza, visto che ne parla in modo riduttivo e negativo".

"Noi abbiamo denunciato sin dall’insediamento del Consiglio comunale la mancata osservanza delle leggi sulla trasparenza amministrativa e la sistematica violazione delle competenze del Consiglio” continuano da Gallipoli 2012, “visto che spesso la giunta delibera in materie ad essa non spettanti. Il consigliere Coppola dovrebbe sapere che questo non significa sollevare solo questioni di ordine formale, che già sarebbe un dato positivo, perché la difesa della legalità dovrebbe costituire un valore per ogni pubblico amministratore”.

Passando in rassegna le possibili violazioni compiute, dall’amministrazione in carica, secondo i rilievi della civica di Petrucci e Suez, da Gallipoli 2012 si evidenzia che “quando la giunta, violando leggi e regolamenti, affida senza alcuna gara un servizio pubblico ad un privato; quando essa, in assenza di un’istruttoria decente e contrariamente alla procedura seguita con il precedente segretario comunale, dichiara legittime le strutture recettive esistenti usurpando i poteri del Consiglio; quando il sindaco con decreti illegittimi nomina l’Organismo indipendente di valutazione, nomina che poi è stato costretto a revocare per l’intervento dell’Autorità anticorruzione, o l’Autorità di gestione provvisoria del parco del Pizzo, nomina dichiarata illegittima anche dagli uffici regionali, o affida senza alcuna gara ad un’impresa privata – Navita, un servizio pubblico per l’importo di circa 6 milioni di euro l’anno, non si è in presenza di atti solo formalmente illegittimi, ma di scelte amministrative deviate e non finalizzate a realizzare l’interesse generale”.

E ancora incalzano dall’associazione: “quando lamentiamo che il Consiglio comunale non viene informato delle vicende più cruciali della vita amministrativa, che invece si leggono sulla stampa o su face book, vedi il Comitato di sicurezza convocato dal prefetto sul finire dello scorso mese di agosto, la sottoscrizione del protocollo per la legalità, i vari solleciti a rispettare le norme dello Stato o della Regione da parte del prefetto o della Civit o della Regione in relazione ad importanti atti, noi poniamo in luce un grave problema di violazione delle regole democratiche in danno del Consiglio e, indirettamente, in danno dell’intera comunità gallipolina. I nostri amministratori hanno dell’esercizio delle funzioni pubbliche una concezione individualista e di gruppo. Per essi le questioni vanno dibattute e decise tra pochi intimi. Ecco perché la gestione non è trasparente e limpida”.

In merito poi alle questioni legate alla svolta amministrativa e alla concertazione sulle scelte importanti per il futuro della città per Gallipoli 2012 c’è da precisare che “la redazione del Pug, quella del Piano delle coste, l’utilizzo del mercato ittico all’ingrosso, o un progetto di porto turistico richiedono un’apertura verso la comunità per accogliere proposte, suggerimenti e soluzioni, che è l’esatto contrario del metodo che questa amministrazione ha adottato nelle grandi scelte fatte sino ad oggi, come nel caso della Navita e della vendita dell’immobile dell’ex villaggio del Fanciullo.

La convergenza chiesta ed ottenuta su temi quali la difesa dell’ospedale o degli uffici giudiziari locali” concludono, “è un dato scontato, perché su questi temi non vi può essere divergenza di vedute all’interno di una comunità. Noi ci battiamo perché vogliamo un’azione amministrativa corretta nella fase dell’impostazione ed in quella della deliberazione, perché essa deve tendere a realizzare l’interesse di tutti e non quello di pochi. Sappiamo che questa proposta politica può non piacere a tanti, perché richiede il rispetto delle regole democratiche e della legalità, ma questo è il nostro impegno civile, questo è il percorso amministrativo al quale non intendiamo rinunciare”.

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