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Gallipoli, accuse e veleni a Palazzo Balsamo

Dopo la rimodulazione della Giunta, Zacheo ha attaccato duramente il sindaco: "Incapacità, inettitudine e comportamenti beceri". La replica di Barba: "Rozzo comunicato che offende la città"

Gli echi della polemica continuano a diffondersi a Palazzo Balsamo. Ed è scontro fra il sindaco Vincenzo Barba ed Egidio Zacheo, della Sinistra democratica socialista. "La vicenda sconcertante delle dimissioni già date e subito ritirate dal sindaco Barba sono un segnale inquietante dei rischi perfino di tenuta democratica che la comunità gallipolina corre", ha scritto ieri un comunicato di fuoco Zacheo, a seguito della rimodulazione della Giunta. "L'ascesa ai vertici istituzionali locali e nazionali di figure come Vincenzo Barba costituisce la prova dei guasti profondi che l'antipolitica, il populismo, il plebiscitarismo come cultura dominante ha già prodotto nella vita pubblica del nostro Paese".

"L'incapacità e l'inettitudine di Barba, a cui egli pensa di poter sopperire con comportamenti beceri che oltraggiano le civiche istituzioni, sono ormai sotto gli occhi di tutti", ha proseguito Zacheo, con toni particolarmente accesi. "E' evidente che la civiltà di Gallipoli non merita di essere ulteriormente offesa dalla figura ormai al limite della comicità del sindaco Barba. Le dimissioni da consigliere comunale dell'avvocato Flavio Fasano, al quale esprimiamo solidarietà, nel mentre segnalano tale degrado, costituiscono un atto estremo di protesta a difesa della dignità dei cittadini di Gallipoli".

Le parole di Zacheo hanno ovviamente fatto infuriare Barba, che ha definito tout court "rozzo comunicato" quello a firma di Zacheo". Se è stato per davvero pensato e scritto dal professore Zacheo, vuol dire che gli studenti della nostra Università, dove si formano le future classi dirigenti, rischiano di plasmarsi con figure pericolose per l'organizzazione democratica delle nostre collettività", ha risposto il primo cittadino. "Vorrei soltanto dire al professore Zacheo che ‘…l'incapacità, l'inettitudine, l'antipolitica, il populismo, il plebiscitarismo, i comportamenti beceri che oltraggiano le civiche istituzioni…' non possono appartenere al sottoscritto, per definizione, ma appartengono, invece, a chi non accettando il responso delle urne ed il voto democratico dei cittadini preferirebbe sostituirlo con sistemi di scelta della classe dirigente che si addicono magari ad altri sistemi totalitari, a lui cari, ma che non fanno parte della nostra cultura repubblicana".

"Offendendo me, Zacheo offende tutti i cittadini che mi hanno votato - ha proseguito -, che credono nel mio programma, che credono nella mia persona, che sognano una città diversa da quella che egli vorrebbe imporre loro. Offendendo me, Zacheo offende tutta Gallipoli e mi auguro che abbia il buon gusto di voler chiedere scusa a tutta la nostra collettività. Se invece poi quel rozzo comunicato a sua firma è stato pensato e scritto da chi è in cerca di costruirsi una repentina catapulta politica per ritornare sulla seggiola spavaldamente e inopportunamente abbandonata, allora saremmo nel campo del ridicolo. Ne prenderemmo bonariamente atto dal momento che a noi non piace giocare con le debolezze degli uomini…"

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