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Gallipoli, case Iacp: da tre anni 80 famiglie al freddo

Mai risolto il problema del malfunzionamento degli impianti di riscaldamento. Gli inquilini si rivolgono ad un avvocato. Fiammata (Comunisti italiani) chiede un incontro con il commissario Trovato

Come ormai consuetudine negli ultimi tre anni, con l'arrivo del freddo invernale riaffiora la problematica della mancanza di riscaldamento negli alloggi dello Iacp delle zone di viale Europa e via Milano e della 167/A a Gallipoli. Oltre ottanta famiglie costrette a battere i denti nel vero senso della parola in quanto gli impianti di riscaldamento condominiali delle varie palazzine sono ancora malfunzionanti. Una situazione ormai atavica visto che all'inizio della brutta stagione da tre anni a questa parte, si ripresenta il disagio per le famiglie delle case popolari gallipoline. E puntualmente cadono nel vuoto i ripetuti solleciti degli inquilini rivolti alla direzione dello Iacp provinciale. Caldaie ancora spente e impianti inattivi in molti casi e dopo che lo stesso Istituto delle case popolari negli anni scorsi abbia invitato le famiglie interessate ad affrontare in proprio la spesa dell'acquisto delle stesse caldaie. Con l'impegno che a breve lo stesso Iacp si sarebbe adoperato per la messa in funzione degli impianti di riscaldamento. Evidentemente così non è stato anche se il commissario straordinario dello Iacp, Zappatore, ha lasciato intendere di avere a cuore la problematica.

Ma la momento molti degli alloggi non possono godere del tepore dell'impianto termico tant'è che molte delle famiglie hanno preannunciato di essersi rivolte ad un avvocato per adire per vie legali contro il "negligente", a loro dire, Iacp. Sulla questione si è mobilitato anche il partito dei Comunisti italiani che tramite il presidente Bruno Fiammata ha chiesto un incontro al commissario prefettizio del comune di Gallipoli, Angelo Trovato, per risolvere il problema. "Ci tocca ancora una volta dover denunciare pubblicamente l'annoso disagio che vivono da tre anni le ottanta famiglie residenti negli alloggi sociali di proprietà dell'Istituto Autonomo Case Popolari siti in zona 167/A della nostra città" dice in merito il presidente del Pdci, "causato dalla mancata funzionalità degli impianti di riscaldamento. Purtroppo, a distanza di oltre tre anni, a tutt'oggi non si è registrato alcun interessamento da parte dello Iacp alla soluzione del problema, malgrado si sappia che si tratta di nuclei familiari con bambini e cagionevoli anziani a proprio carico". Si spera che la sollecitazione del Pdci possa smuovere le acque. Anche perché più che di una "fiammata" gli impianti delle palazzine Iacp di Gallipoli hanno bisogno solo di una "fiammella" per alimentare le caldaie dimenticate.

L'incontro in Comune, che dovrebbe svolgersi a breve (il commissario prefettizio Trovato sembra essere tornato in piena forma dopo una piccola caduta in quel di Roma che lo ha tenuto lontano da Gallipoli per una decina di giorni) sarà l'occasione per Fiammata e compagni per riportare all'attenzione delle istituzioni cittadine anche la penosa situazione del degrado del parco botanico di via Firenze. Sempre più ricettacolo di rifiuti e sempre meno polmone verde della amata e contraddittoria città di Gallipoli. Un parco "fantasma" che da anni attende la sua definitiva consacrazione e sul futuro del quale le risposte sono più che mai, evasive.

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