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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Gallipoli, dopo i cassonetti "bruciano" le polemiche

Botta e risposta tra i consiglieri del Pd e il sindaco Venneri. Schirosi:"Una raccolta all'1,9 per cento è un bluff scandaloso". Il primo cittadino attacca la Greco: "Una polemica strumentale"

L'emergenza rifiuti segna il passo. Per ora. I cassonetti vengono via ripuliti, e l'eco dei roghi che hanno interessato anche la città di Gallipoli si spengono contestualmente all'arrivo della pioggia battente di queste ore. L'ultimo cassonetto "incendiato" di cui si ha contezza risale infatti alla notte scorsa, in via Carducci, una delle traverse di Corso Roma dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere le fiamme appiccate dai "soliti" ignoti. Contenitore distrutto, ma per fortuna nessun ulteriore danno a persone o cose. Ma nella cittadina ionica, nei giorni della post-emergenza, continuano ora a "bruciare" le polemiche politiche legate alla gestione del tema caldo dei rifiuti. Un botta e risposta che si è registrato in questi giorni (caratterizzati anche dalla nostra sosta forzata per interventi di manutenzione della piattaforma informativa), e partito dalle dichiarazioni sulla stampa locale rilasciate dalla consigliera del Pd, Antonella Greco. Tema del contendere la raccolta differenziata in terra gallipolina, letteralmente "ferma…al cassonetto" secondo la rappresentante del Partito democratico a cui ha dato poi manforte un comunicato dettagliato del suo capogruppo, Gino Schirosi. Accuse alla "gestione" della problematica rifiuti rimandate subito al mittente dal primo cittadino ionico, Giuseppe Venneri che le ha prontamente ribattezzate come mere "polemiche strumentali". E per lo più alimentate quando la città si trovava in piena emergenza.

In buona sostanza la consigliera Greco ha parlato del fatto che il Comune di Gallipoli "paga altresì il prezzo della cattiva organizzazione del servizio di igiene urbana, non avendo mai puntato ad attuare la raccolta differenziata, tanto che le scene vissute nei giorni scorsi sono simili a quelle che purtroppo si vivono in estate, quando non ci sono problemi di discariche, ma organizzativi e di mancanza di controlli, a fronte del prezzo esoso che la comunità continua a pagare. In realtà, gli stessi cassonetti della differenziata non sono mai svuotati al pari degli altri, benché il contenuto non debba essere inviato in discarica. In ogni caso, altri Comuni, a cominciare da Galatina, nei giorni dell'emergenza si sono organizzati per fronteggiare il problema. A Gallipoli invece non è stato fatto nulla per diminuire i disagi dei cittadini". Rilievi che non sono andati certo a genio al sindaco gallipolino che per il tramite del suon portavoce, ha risposto per le rime:

"Nemmeno di fronte a situazioni di emergenza estrema" ha replicato il primo cittadino,"che dovrebbero vedere tutti far fronte comune nell'interesse della cittadinanza per risolvere un problema che ha delicate implicazioni sanitarie ed ambientali, si riescono a mettere da parte esternazioni strumentali, tese solo a screditare l'avversario politico. L'ennesima riconferma che hanno avuto i cittadini su come il Pd a Gallipoli svolga il suo ruolo di opposizione. Purtroppo la cultura politica della Greco e del suo partito è nota a tutti ed è la stessa che porta a ignorare lo stato di piena allerta in cui versa la città pur di trovare spazio e modo per puntare l'indice contro l'Amministrazione: una pagina molto triste, che conferma da un lato l'ennesima azione di sciacallaggio politico e dall'altro la totale assenza di interesse verso la città". Il sindaco ripercorre così, secondo il suon personale punto di vista, il suo impegno nella vicenda rifiuti. "La consigliera Greco" continua Venneri, "non sa o finge di non sapere che il sottoscritto, ben prima che la situazione esplodesse in tutta la sua drammaticità, ha provveduto a compiere i passi istituzionali necessari ad allertare le autorità competenti sulla situazione di potenziale rischio che correva Gallipoli e non è certo stato merito della bacchetta magica, ma dell'impegno di questo esecutivo, se la situazione in città, come riportato anche dai mezzi di comunicazione, è stata tra le meno preoccupanti dei circa 70 comuni coinvolti da questo dramma, almeno sino a quando la situazione non è degenerata. Questi i fatti, non le congetture della consigliera Greco".
Ma a supporto della tesi della consigliera d'opposizione è giunta poi la stoccata dell'ex candidato sindaco del centrosinistra, Gino Schirosi. Che rincara la dose. "In assenza di strumenti adeguati e nell'assoluta improvvisazione" spiega nel passo più incisivo del suo intervento il capogruppo Pd, "come può il nostro sindaco illudersi che a Gallipoli abbia mai funzionato seriamente la raccolta differenziata? Ne è stata debitamente controllata la gestione in fase di separazione e in sede di stoccaggio? Oppure crede che i gallipolini per anni non si sono impegnati a selezionare con cura l'umido dal secco per riempire di continuo gli appositi cassonetti fino all'inverosimile con plastica, carta, vetro, mai smaltiti in tempo ragionevole e, come logica dimostra, mai opportunamente smistati a buon fine? Senza tacere" continua, "che è impresa improba trovare dove depositare rifiuti riciclabili (indumenti), ingombranti (elettrodomestici), pericolosi (pile, batterie, medicinali). Per la differenziata Gallipoli è l'ultimo Comune del Salento. L'1,9 % è solo ridicolo".

E conclude: "Si è in tempo di saldi, ma, per il disservizio della spazzatura, arriveranno bollette assai salate, non perché si vuol fare cassa. Occorre correggere a monte l'errore. Fiduciosi intanto nell'opera mediatrice e risolutrice del prefetto che scongiuri l'irreparabile, è anzitutto necessario quanto prima rivedere nei dettagli l'esito della transazione con la Seta, conoscere il nuovo progetto dell'Ato Le/2 i cui tecnici si fanno attendere da oltre un mese, sperare infine che il sindaco Venneri abbia almeno in questa circostanza la creanza di riferire in Consiglio comunale. Aprire un libero dibattito, ascoltare la voce del buon senso e della pubblica opinione è un dovere degli amministratori ed anche un diritto della comunità che va tutelata sotto ogni aspetto".

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