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Gallipoli, il sottosuolo ispezionato con il georadar

Si susseguono le perlustrazioni all'interno della voragine di via Firenze. I risultati delle indagini effettuate da tecnici e geologi saranno discusse a partire dalle 16 presso la Prefettura di Lecce

Si è concluso da pochi minuti il sopralluogo da parte della task force tecnica del Comune di Gallipoli interessata di verificare la situazione della voragine che nei giorni scorsi ha squarciato via Firenze. L'ispezione del sottosuolo è stata effettuata anche dal geologo De Donatis, il quale attraverso l'ausilio di un geo-radar ha scandagliato l'area tra via Firenze, via Galatina, e via Trento, lì dove insistono le cave ipogee.

Sul luogo, intorno le 14. è giunto il rappresentante della Protezione Civile incaricato dal dipartimento nazionale di Roma per capire l'entità del problema e rendersi conto in prima persona se potrebbero verificarsi altri cedimenti del terreno. Il rischio peggiore infatti interessa le abitazioni circostanti limitrofe alla voragine. Nel corso dell'ispezione erano presenti inoltre il sindaco di Gallipoli Vincenzo Barba, i vigili del fuoco, il comandante della polizia municipale Patrizio Giannone, i tecnici comunali, il presidente della commissione urbanistica Enzo Benvenga, alcuni responsabili regionali e il tecnico delegato da Guido Bertolaso, capo dipartimento delle Protezione civile.

A partire dalle 16 tutti si riuniranno presso la Prefettura di Lecce per analizzare le risultanze del sopralluogo e per coordinare le attività di intervento immediato che a questo punto passeranno nelle mani della Protezione civile nazionale e del Governo. In mattinata il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Antonio Tuzzolo, ha parlato del "buco di via Firenze che è divenuto sempre più grande dopo l'ultimo cedimento di ieri mattina intorno alle 6, fino ad arrivare a 25 metri di diametro per 10 e una profondità di circa 7 metri. E' questa la riprova" ha continuato Tuzzolo, "che il fenomeno non si è stabilizzato anche se abbiamo subito agito per cercare di tamponarlo dopo il primo crollo. Ci siamo riusciti solo in parte. Avevamo comunque già pensato che si potesse ampliare lo scavo, come è poi, purtroppo, accaduto. La situazione non è che sia peggiorata o migliorata rispetto a ieri, è nella stessa misura importante. E' un fenomeno in evoluzione". A breve dovrebbe essere convocato anche un Consiglio Comunale ad hoc. Il comandante della polizia municipale, Patrizio Giannone, intanto getta acqua sul fuoco: "La situazione è continuamente monitorata e al momento non c'è pericolo di altri crolli".

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