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Giovedì, 28 Marzo 2024
Gallipoli Gallipoli / Corso Italia, 11

Gallipoli: l'associazione progetto comune al fianco degli imprenditori in ginocchio

Antonio Baldari lancia una provocazione rivolta ai massimi dirigenti degli uffici istituzionali, ai politici locali e nazionali, affinché si arrivi a risollevare l'attuale situazione di collasso finanziario delle aziende

Antonio Baldari, presidente dell'Associazione Progetto Comune, lancia una provocazione rivolta a tutti i massimi dirigenti degli uffici istituzionali, ai politici locali e nazionali, affinché si arrivi a risolvere l'attuale situazione di collasso finanziario delle aziende e dei contribuenti italiani. L'associazione neo costituita allo scopo di tutelare gli interessi generali dei consumatori, raccoglie quotidianamente decine di denunce contro il sistema pubblico colpevole di aver indotto il sistema economico in uno stato di depressione da cui difficilmente si riuscirá ad uscire senza subire gravi e talvolta irreparabili danni patrimoniali. Anche a Gallipoli, come in tutta Italia e del resto come in molti Paesi dell'Europa, i cittadini sono stretti in una morsa soffocante e ciò che crea sconforto è che il nemico é proprio lo Stato, proprio l'Istituzione che dovrebbe costituzionalmente garantire la tutela e il benessere dei cittadini della Repubblica.

Ci rendiamo conto che non riusciremo dal nostro piccolo a muovere le sorti macroeconomiche ma intendiamo ugualmente alzare la voce per far ascoltare il nostro grido di protesta. Non solo critica, intendiamo dare vita a idee e progetti realizzabili e non utopistici e demagogici. Non possiamo certo riuscire a risolvere l'imbarazzante situazione di stallo nel Parlamento, ma possiamo contribuire a smuovere la piccola economia locale, per poi diventare esempio per le altre comunità locali, infondo un grande Stato è composto da piccoli distretti economici e un grande popolo è formato da tanti singoli uomini e singole menti. Il Presidente Baldari, sottolinea che l'associazione non è formata da evasori fiscali o furbetti bensì da contribuenti estenuati dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza, dallo stressante pensiero di veder fallire le proprie attività imprenditoriali, piccole ma solide in passato ed oggi sul lastrico. L'idea che si intende sottoporre alla valutazione del governo è quella di tramutare i debiti accumulati dai contribuenti e ormai di non facile riscossione da parte di Equitalia, in prestazioni d'opera servizi e beni in favore delle istituzioni creditrici. Dopotutto, allo Stato non occorrono certo milioni di euro di crediti inesigibili per risollevarsi dalla crisi, ad oggi si è ormai appreso che in Italia, non mancavano le entrate tributarie ma erano oltremodo spropositate le spese per la gestione pubblica. I servizi offerti cittadini dallo Stato sono sempre stati il bersaglio preferito per i tagli alla spesa. I nostri associati sono disposti a stipulare delle transazioni con gli enti ed offrire l'unica risorsa a loro disponibile al momento: la propria forza lavoro in cambio della cancellazione, la riduzione o il congelamento delle proprie posizioni debitorie.

In tal modo, Comuni, uffici pubblici, enti statali acquisirebbero dalle aziende quelle prestazioni di servizio che oggi sono concesse ai fornitori di fiducia e che molto spesso non sono in condizione di pagare. Baldari é convinto che in tal modo si riuscirà a garantire la sopravvivenza delle imprese, l'erogazione dei servizi ai cittadini e soprattutto si potrebbero salvare delle vite, risollevando l'animo di coloro che nel buio pensano e sempre più spesso decidono di farla finita. Nei prossimi giorni sarà inviata una lettera aperta a tutti gli uffici pubblici e politici che sarà sottoscritta dal Presidente dell'Associazione in nome e per conto di tutti gli associati, chi volesse sostenere l'iniziativa potrà rivolgersi presso la sede dell'Associazione in Gallipoli Corso n. 11 dove riceverà ogni informazione in merito alla campagna sociale di lotta alla crisi.

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