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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“Troppi dispetti dalla maggioranza”. E anche Coppola lascia il Consiglio

Dopo Aldo Petrucci anche il capogruppo della Puglia Prima di Tutto si dimette dalla carica di consigliere comunale. “Svilito il mio ruolo con ripicche personali e nessuna idea per la città”. Al suo posto subentrerà Mino Chianella

GALLIPOLI – Soli pochi giorni fa l’attacco politico alla maggioranza accusata di essere “assente” sulla programmazione turistica e sui temi qualificanti per la città. Con un passaggio critico anche sull’attività “esuberante” delle commissioni consiliari. Oggi l’atto irreversibile delle dimissioni del capogruppo della Puglia Prima di Tutto, Giuseppe Coppola. E a cadere a pezzi sembra ora essere proprio l’opposizione di Palazzo Balsamo. Che aveva già perso in corsa il candidato sindaco di Gallipoli 2012, Aldo Petrucci, che ha lasciato l’incarico, motivato da ragioni personali, dopo la seduta del Consiglio comunale del 15 novembre scorso. Al suo posto tra gli scranni della minoranza siede ora il consigliere Luigi Suez. Oggi invece è toccato al referente eletto della Puglia Prima di Tutto formalizzare il suo disimpegno, per altro da tempo annunciato attraverso gli organi di stampa in mancanza di una auspicata svolta amministrativa. Numericamente l’opposizione resta in auge e validamente rappresentata. Ma le assenze di Petrucci prima, e Coppola ora sono di quelle che fanno rumore. E politicamente alquanto rilevanti.     

Con una dettagliata lettera inviata all’attenzione del sindaco Francesco Errico e del presidente dell’assise, Cosimo Giungato, nella mattinata di oggi Coppola ha presentato le sue dimissioni dalla carica. Un atto già “politicamente” valido, ma poi ratificato formalmente anche con il protocollo di tale richiesta presso il comando dei vigili urbani. E ora sui banchi della minoranza è pronto a subentrare il primo dei non eletti della lista di riferimento del centrodestra, Cosimo Chianella. Coppola cede il passo vedendo, a suo dire, svilito il suo ruolo di consigliere comunale “propositivo”, continuamente rintuzzato per mero spirito di ripicca, più personale che politica, da parte della maggioranza. Questo evidenzia, in estrema sintesi, il consigliere dimissionario.Il neo consigliere Mino Chianella-3

“In più occasioni ho provato a stimolare l’azione amministrativa, proponendo atti di indirizzo, interrogazioni o anche semplici sollecitazioni a mezzo stampa” scrive nella sua missiva Coppola, “intervenendo, in particolare, su quei temi in cui mi sento più preparato e non su ciò che mi interessa come strumentalmente qualcuno ripete, non avendo evidentemente altro da argomentare. In questi giorni, al fine di rendere questa mia decisione la più obiettiva possibile ho riletto gli atti dei consigli ed alla lettura degli stessi, emerge una costante contrapposizione alle mie iniziative, che nulla ha di politico, ideologico o programmatico, ma solo ed esclusivamente una visione miope del ruolo del consigliere comunale, che si limita ad usare la forza dei numeri per raggiungere l’obiettivo del dispetto personale, che rasenta il ridicolo e  in alcuni casi persino l'assurdo”. E nella sua lunga ricostruzione il consigliere di minoranza indica alcuni dei punti chiave sui quali si è consumato lo strappo al di là della normale contrapposizione politica in atto con la maggioranza (o parte di essa) del sindaco Errico. Tra questi l’istituzione della tassa di soggiorno, con specifico riferimento alla “particolare attenzione posta nella distinzione delle tariffe”,  o il dibattito sull'argomento relativo al servizio di igiene urbana. Ma non solo.

“Alcuni giorni addietro” argomenta Coppola, “ho dato alla stampa una mia dichiarazione con la quale muovevo una critica, come sempre esclusivamente politica, nei confronti dell’operato della maggioranza. Mi soffermavo ponendo attenzione alla mancata azione di promozione turistica della città oltre all’anomalia delle frequenti convocazioni delle commissioni consiliari. Come da manuale però” aggiunge Coppola, “le risposte dirette o indirette della maggioranza lungi dal contenere argomentazioni nel merito di quanto contestato, preannunciavano al contrario la volontà della maggioranza di prolungare il periodo d’imposta della tassa di soggiorno.  Ho colto in quei contenuti la consueta, quanto ormai inaccettabile, forma di dispetto all’avversario”. Tirando le somme Coppola evidenzia le “ripetute bocciature” delle proposte necessarie per dotare la città di un piano per la portualità, di un Piano delle coste, del Pug e di un nuovo progetto di igiene urbana. “Atti che hanno alla base una chiara idea di città” evidenzia ancora Coppola, “e non un mio particolare interesse come ipocritamente qualcuno ripete. Sono le scelte amministrative in cui credo fermamente per uno sviluppo organico della città di Gallipoli e del suo retroterra”. Oltre a focalizzare l’attenzione anche sulla vicenda del Nautico o sulle osservazioni sui regolamenti del commercio e suolo pubblico “puntualmente bollate dalla maggioranza come demagogiche e che oggi emergono nella loro correttezza, considerata la necessità di quella parte politica di dover nuovamente modificare gli stessi”.

E quindi l’amara conclusione: “Tutto ciò ha purtroppo rafforzato in me” conclude Coppola, “la convinzione che questo consiglio comunale,  continuerà a produrre solo atti di breve respiro o di prossimità, perché privo di un’unitaria idea di città. In occasione della conferenza stampa di fine anno, ponendola come sollecitazione all'intero Consiglio comunale, ho preannunciato le mie dimissioni in assenza di un’iniziativa politica di grande respiro e del perdurare di situazioni di dispetto personale. Come mia abitudine, dicevo ciò che pensavo. E non solo in quel momento.  Ad oggi, riscontro tanto l’assenza di significativi atti di indirizzo, quanto e sopratutto il perdurare del solito sistema del dispetto personale, chiaramente ribadito di recente. Un situazione non più tollerabile. Un danno che non posso più far pagare alla mia famiglia, alla mia attività. Non sono però neanche disponibile a svolgere il mandato di consigliere comunale” chiosa Coppola, “esprimendo pensieri di convenienza. Non fa parte della mia formazione e del mio stile. L’esperienza insegna e bisogna farne tesoro. Per non ripetere gli errori una seconda volta. Decido pertanto di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Con amarezza, perché rinuncio ad una passione sincera. Felice però di essere smentito. Dagli atti amministrativi e dal ritorno ad una politica vera. Le belle parole, anche quelle dette da chi considero comunque un amico, non mi incantano più”.

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