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Primo maggio, suonano le sirene delle navi per omaggiare i “lavoratori del mare”

Anche le capitanerie di porto aderiscono all’iniziativa. A mezzogiorno di venerdì motovedette e mercantili “in festa” nel Salento

GALLIPOLI – In vista del Primo maggio, anche la guardia costiera di Gallipoli (così come nel resto d'Italia) al fianco dei “lavoratori del mare”. In occasione della Festa del Lavoro, che per il 2020 sarà una insolita edizione a causa delle restrizioni imposte per contenere la diffusione della pandemia, una iniziativa per far sì che il maggior numero di navi attraccate nei porti di tutto il mondo suonino le sirene di bordo a mezzogiorno.

Tutte contemporaneamente, per ricordare il contributo dato dai marittimi nella vita economica e sociale nel mondo.  Il corpo delle capitanerie di porto, come segno di vicinanza al mondo dello shipping e a tutti i lavoratori del mare che svolgono un lavoro duro e impegnativo a sostegno del Paese, ha deciso di aderire alla iniziativa invitando i propri comandi, sparsi lungo gli 8mila chilometri di costa, a far sì che le motovedette facciano suonare le sirene assieme a quelle delle unità mercantili.

“A tutti loro che trascorrono la propria vita lontano dagli affetti, in questi giorni così difficili, va il nostro pensiero, la nostra vicinanza”. Con queste parole il comandante generale del corpo delle capitanerie di porto, ammiraglio ispettore capo Giovanni Pettorino, ha voluto esprimere la solidarietà di tutti gli uomini e le donne della guardia costiera agli equipaggi delle navi mercantili che, soprattutto in questo difficile periodo, sono costretti a lunghe permanenze a bordo”.

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