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Venerdì, 19 Aprile 2024
Gallipoli Gallipoli / Corso Roma

Insulti nel bar e testate nella sala operativa. Era stato scarcerato da un giorno

Sembra interminabile l'epopea del 33enne Rosolino Scorrano. Appena scarcerato dopo un episodio simile e di nuovo molesto in un bar di corso Roma, al punto che è dovuta intervenire la polizia, con cui ha avuto una colluttazione. E in commissariato ha danneggiato una vetrata

GALLIPOLI – Appena scarcerato, di nuovo in manette. E pare che questa volta abbia anche danneggiato il vetro della sala operativa del commissariato, peraltro già incrinato, assestando una poderosa testata. Sembra interminabile epopea di Rosolino Scorrano, 33enne di Gallipoli. Ieri notte gli agenti del commissariato di polizia locale, diretti dal vicequestore aggiunto Emilio Pellerano, gli hanno contestato l’ennesima sfilza di reati: minacce gravi, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Scorrano, noto e arcinoto alle forze dell’ordine joniche, verso la mezzanotte ha costretto gli agenti di una volante a intervenire su richiesta dei gestori di un bar di corso Roma (per giunta non distante dagli uffici della polizia), perché, ormai alticcio, pare stesse insultando in modo piuttosto pesante i presenti.

Nonostante gli agenti cercassero in tutti i modi di riportarlo alla calma, Scorrano avrebbe iniziato a inveire con rabbia anche verso di loro. Invitato a recarsi in commissariato, si sarebbe scagliato contro un poliziotto (il modo più diretto per rifiutare la convocazione…). E dopo una breve, quanto accesa colluttazione, è stato bloccato, ammanettato e trasportato in ufficio, dove avrebbe continuato a insultare e indirizzare gravi minacce contro tutti, fino a danneggiare ulteriormente con una testata il vetro della sala operativa, già lesionato da tempo. C’è stata a quel punto necessità di chiamare il 118 per somministrare sedativi.

E pensare che Scorrano era stato scarcerato proprio da poche ore, dopo essersi reso responsabile di un episodio simile a gennaio. Due anni addietro si era spinto persino oltre, cercando di strappare dalla fondina di un agente la sua pistola d’ordinanza.

Intanto, i due poliziotti intervenuti la notte scorsa hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari per alcune escoriazioni e traumi contusivi, con prognosi di cinque giorni. Dopo aver esposto i fatti al pm di turno, Stefania Mininni, Scorrano è ritornato ai domiciliari in vista del giudizio con rito direttissimo.

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