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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Italia Nostra sulla caserma, Maya prende atto: “Scuse doverose, iter legittimo”

Dopo l’intervento del presidente dell’associazione ambientalista arriva la risposta della società proprietaria degli immobili

GALLIPOLI – A poche ore ormai dal cerimoniale per l’inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri e sede del commissariato di pubblica sicurezza di via Lecce a Gallipoli riaffiora il dibattito a distanza sulle traversie edilizie e giudiziarie che per oltre un decennio hanno caratterizzato la fase realizzativa del complesso immobiliare. Appianate tutte le polemiche e le incongruenze amministrative e ambientali dell’iter autorizzativo la società Maya srl, proprietaria degli immobili, ha potuto, anche sulla scorta della legittimazione delle relative sentenze giudiziarie favorevoli, portare  a termine il cantiere e finalmente consegnare ormai da alcuni mesi la nuova sede destinata ai comandi delle forze dell’ordine gallipoline. Sulla vicenda, nell’immediata vigilia del taglio del nastro ufficiale e istituzionale (caserma e commissariato sono già operativi da diversi mesi) alla presenza del ministro dell’Interno, Marco Minniti, è giunto l’omaggio e il singolare atto di scuse per “l’involontario ritardo causato” all’attivazione dei due comandi da parte del presidente di Italia Nostra, Marcello Seclì.

Un lungo e motivato j’accuse quello che il presidente della sezione Sud Salento dell’associazione ambientalista ha diffuso in una nota ufficiale con la quale ha ripercorso tutte le trafile e le battaglie condotte dal sodalizio a colpi di esposti in Procura e diffide a Comune, Ministero e Regione per garantire solo il rispetto delle norme urbanistiche e paesaggistiche che Italia Nostra erano state originariamente violate. Una presa di posizione della quale ha preso atto anche la società Maya srl e in merito alla stessa l’amministratore della società, l’avvocato Alfredo Barone, ha inteso rispondere in maniera altrettanto ufficiale e pubblica.

“La società Maya srl, proprietaria degli immobili in Gallipoli destinati a caserma dei carabinieri ed a commissariato di polizia” scrive Barone, “nel prendere atto delle scuse, certamente dovute e coscienziosamente rivolte da Italia Nostra alle forze dell'ordine, non può non far rilevare che sia la giustizia amministrativa che quella penale hanno riconosciuto la legittimità dell’operato di Maya srl e di tutte le amministrazioni pubbliche interessate, mettendo la parola fine a tutte le polemiche, le imprecisioni, le illazioni e le cattiverie che hanno rallentato per quattordici anni l’ultimazione dell’intervento con significativi costi per la parte pubblica e per la parte privata”. Gli amministratori della società proprietaria dell’immobile hanno ritrenuto di “non entrare di più nello specifico, visto che tutti i dettagli sono già stati analizzati, valutati e sono stati oggetto di sentenza da parte degli organi di giustizia amministrativa e penale”.   

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