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Maggioranza senza numeri per i netturbini. Passa la “linea” di Coppola

La maggioranza di Errico supera l’empasse sul reintegro degli operatori aprendo alle richieste dell’opposizione. La delibera passa con gli emendamenti sull’Aro e sul nuovo bando di igiene. Per i parcheggi spazio alle cooperative

GALLIPOLI – Alla fine gli ex operatori della Seta riaccendono la speranza di essere reintegrati nell’organico della nuova ditta Navita srl. Ma se l’atto di indirizzo varato dal Consiglio comunale verrà attuato, con l’assunzione a tempo indeterminato (a 24 ore settimanali estendibili a 36) dei netturbini che hanno in pugno le sentenza del tribunale del lavoro, il tutto legherà tale circostanza anche alla rivisitazione generale del nuovo appalto rifiuti e delle scelte della Regione sulla costituzione dell’Aro. Dopo le tensioni e le aggressioni fuori dall’emiciclo si è tornarti in aula a palazzo Balsamo. Per riprendere le fila dopo il rinvio del 30 aprile scorso. Per parlare e discutere, stavolta, di politica. E per dare risposte anche ad alcuni operatori ecologici in attesa della definizione della loro travagliata vicenda. Le forze politiche hanno trovato, non senza fatica, la sintesi, frutto di aperture e dialogo anche indotto dalla necessità di uscire dal pantano. E anche il corposo presidio delle forze dell’ordine, ai margini dell’aula consiliare, alla fine, è stato solo funzionale all’ordinario controllo.

Si è ripreso da dove si era lasciato. Proprio dalle determinazioni e dall’atto di indirizzo relativi ai sei netturbini, ex dipendenti Seta, da reintegrare. E, almeno in un caso specifico, già in possesso di una sentenza definitiva del Tribunale del lavoro. L’empasse è stata superata solo grazie al supporto qualitativo e numerico garantito dai gruppi di opposizione che stavolta non hanno abbandonato l’aula riscontrando, nella discussione preliminare dei lavori della commissione Bilancio, l’apertura e la volontà della maggioranza del sindaco Francesco Errico di arginare lo scontro. Quest’ultima ha dovuto mediare per portare a casa il risultato finale, non potendo contare sulla propria autosufficienza numerica. Concessioni e aperture all’apposizione che hanno poi portato all’approvazione unanime della delibera. La presenza in aula della minoranza era funzionale al mantenimento del numero legale per discutere dell’atto di indirizzo. Il tutto perché nelle file della maggioranza ben tre consiglieri (Luigi Caiffa, Paolo Piccolo e Cristian Carroccia) per ragioni di incompatibilità sull’argomento, non potevano partecipare alla seduta su quel punto. E la presenza della minoranza era dunque imprescindibile per discutere e poi avviare la votazione dell’atto deliberativo.

La delibera è quindi passata all’unanimità (dopo una sospensione), ma solo dopo l’approvazione degli emendamenti avanzati dall’opposizione e in particolare dal capogruppo della Puglia Prima di Tutto, Giuseppe Coppola. Emendamento complessivo che nei fatti si sovrappone e ridisegna gli intendimenti primordiali dell’atto varato dall’amministrazione comunale, ma che anche da parte della maggioranza, per voce del consigliere Paolo Barba, è stato poi considerato come “un atto migliorativo e frutto di una collaborazione con l’opposizione, o parte di essa, che l’amministrazione Errico non ha mai osteggiato a priori”. Nonostante i puntuali rilievi tecnici e politici il consigliere Aldo Petrucci (Gallipoli 2012) ha anch’esso votato a favore per senso di “responsabilità e spirito di servizio”, richiamando all’unisono con lo stesso Coppola, il sindaco e il governo cittadino, a far ricorso sempre e comunque al “coinvolgimento del Consiglio comunale, e non solo cercando appoggio e collaborazione con la minoranza nel momento di carenza dei numeri da parte della maggioranza”. Per i lavoratori in attesa, ora, una nuova speranza di rientrare in organico anche se questo comporterà in aggravio dei costi per il Comune non inferiore ai 25mila euro e la possibile rivisitazione del canone da versare all’attuale ditta Navita.

Ma la questione ora si sposta, oltre che sul reperimento delle risorse per coprire i costi per il personale, anche sulla rivisitazione delle scelte regionali e della stessa amministrazione per il futuro bando per l’assegnazione definitiva dell’appalto dei rifiuti. “Le integrazioni proposte hanno di gran lunga migliorato la delibera” ha spiegato Coppola, “impegnano la giunta e gli uffici comunali a riproporre alla Regione la necessità di rivedere la perimetrazione dell'Aro, individuando Gallipoli quale unico Comune.

Ad avviare le procedure per la definizione del nuovo progetto di igiene urbana, da attuare mediante un bando ad evidenza pubblica, in funzione della nuova dotazione organica e quindi con l’eventuale reintegro degli operatori che hanno vinto le loro cause di lavoro. E infine di dare mandato” conclude il consigliere, “affinché i servizi attualmente esclusi dal progetto di igiene urbana, ad esempio verde, pulizia delle scogliere, canile, e quindi non contemplati nel costo del servizio ed effettuati dalle differenti diverse ditte aggiudicatrici, possano essere invece ricompresi nel nuovo  progetto di igiene urbana”. La ribattezzata “vittoria” politica di Coppola e dell’opposizione, che hanno contestato sin dagli albori le procedure di affidamento diretto alla nuova ditta della nettezza urbana, è stata poi arginata nel punto successivo sull’atto di indirizzo promosso da alcuni consiglieri della maggioranza, Caiffa, Padovano e Carroccia, sulla gestione futura di alcune aree dei parcheggi a pagamento comunali da affidare a cooperative sociali. Bocciata la variazione per estendere l’affidamento “anche” ad altri soggetti proponenti (da qui Coppola e anche Solidoro hanno deciso di astenersi) e approvata invece la proposta originaria della maggioranza che non ha trovato preclusioni di sorta, in nome e per conto della creazione di nuove opportunità occupazionali, da parte dei gruppi di opposizione di Gallipoli 2012 e Tutto Cambia.   

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