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Fronte del porto ancora agitato. Nuova manifestazione per “liberare” i parcheggi

Questa mattina sit in pacifico nell'area portuale per protestare contro la chiusura e i lavori. Presidio delle forze dell'ordine e nuovo vertice in Comune

GALLIPOLI – Il fronte del porto resta in agitazione e le piazzole e le aree da allestire per i parcheggi a pagamento restano occupate per tutta la mattina dai capannelli dei manifestanti contrariati dalla chiusura forzata dell’area portuale. I lavori intanto restano bloccati, i mezzi non avanzano, e le trattative e la mediazione per addivenire ad una soluzione proseguono sui tavoli del Comune e della prefettura. Come annunciato stamattina nell’area del cantiere si è svolto il sit in pacifico del fronte del no ai parcheggi e alla chiusura del porto, con molti operatori della pesca, residenti del centro storico, rappresentanti dei commercianti, b&b e operatori turistici che hanno chiesto ancora una volta di rinviare qualsiasi intervento e di “liberare” subito  l’area del porto per la ripresa tradizionale della circolazione, della sosta gratuita e delle attività che si interfacciano sul fronte del porto.

In tarda mattinata una delegazione dei manifestanti, con la presenza dell’ex candidato sindaco Sandro Quintana, ha preso parte ad un ennesimo vertice in Comune con il neo sindaco ancora in attesa di proclamazione, Stefano Minerva, con i dirigenti comunali, il comandante della polizia locale Antonio Orefice (impegnato già ieri dopo la prima mobilitazione a concertare una soluzione condivisa e definitiva) e il sub commissario Vincenzo Calignano. Un ennesimo tentativo di mediazione per stemperare la tensione nell’area portuale dove stamattina la sorveglianza delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, è stata alta, ma senza necessità di alcun intervento vista la natura pacifica della protesta. Il dirigente del commissariato Salvatore Federico (in sostituzione di Marta De Bellis) e il comandante della compagnia dei carabinieri, Michele Maselli, hanno presenziato in loco per verificare l’evolversi della questione e nell’area destinata ai parcheggi a pagamento è atterrato anche l’elicottero dell’Arma che era già in fase di pattugliamento sulla città nell’ambito della ciclica operazione Estate Sicura. L’assembramento dei manifestanti si è via via disperso senza alcun problema, ma la volontà di tenere alta la guardia e rivedere la nuova regolamentazione della sosta nel porto resta in auge. Domani potrebbe esserci anche un'altra manifestazione.   

Il tutto mentre già ieri, in una giornata densa di incontri e confronti in Comune e in prefettura, il neo sindaco Stefano Minerva ha cercato una soluzione tampone per risolvere, anche senza poteri effettivi, il nodo del porto. Accogliendo alcune delle richieste del nuovo reggente di Palazzo Balsamo, volte a favorire la cittadinanza contrariata, nell’incontro alla presenza del comandante del porto, Attilio Daconto, il commissario straordinario Guido Aprea aveva deciso di prevedere delle modifiche nell’istituendo sistema della sosta nell’area portuale, arretrando la collocazione della sbarra di delimitazione delle future aree a pagamento e garantendo un congruo numero di stalli gratuiti (tra i 30 e i 50) in favore degli operatori del settore portuale, all'esterno dell'area dei parcheggi. Inoltre sono stati confermati i parcheggi gratuiti per i residenti sino a un massimo di 80 posti (oltre a quelli garantiti nel centro storico per i possessori di pass), nonché priorità per gli abbonamenti per i gestori dei b&b del centro storico.

Di tali situazione Minerva ha dato contezza alla cittadinanza e agli operatori nel pomeriggio di ieri nell’area portuale. E’ stato anche garantito che i lavori, quando e se inizieranno, dureranno non più di sette o otto giorni, e in tale direzione i provvedimenti tampone per arginare i disagi saranno anche la sospensione temporanea della Ztl nel centro storico, oltre a quelli già attuati del parcheggio gratuito su lungomare Marconi e nell’area della banchina portuale della Blue Salento, sinora scarsamente utilizzata forse per la mancata informazione preventiva. A seguito dell’insediamento di Minerva (rimandato ancora una volta a sabato mattina) si potrebbe poi riavviare un tavolo tecnico con associazioni, residenti e la ditta vincitrice dell’appalto, la Sis, per rivedere anche le tariffe giornaliere. Al momento vista l’aggiudicazione con bando europeo e al netto dei danni economici che il Comune dovrebbe sopportare nei confronti della ditta appaltatrice nell'ipotesi di interruzione o revoca dei lavori, la mediazione sembra l’unica strada percorribile nonostante tensioni, rabbia e divisioni che già serpeggiano anche nel fronte del no ai parcheggi nel porto.

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