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“Meno alcol, più cervello”, il Comune lancia la campagna contro lo sballo

Iniziativa dell'assessorato alle Politiche giovanili retto da Giovanni Fiore, che ha avviato un'azione di sensibilizzazione con manifesti e locandine nei locali per frenare gli "abusi" dei ragazzi e la vendita di alcolici a minori

 

GALLIPOLI – Controlli a tappeto, e fiumi di alcol e sostanze stupefacenti che scorrono nelle caldi notte agostane gallipoline. Lo sballo della movida è purtroppo sempre più consueto. E i giovani e giovanissimi in preda ai fumi di alcolici sono sempre in aumento. Con il rischio sempre in agguato anche per chi in quelle penose condizioni decide anche di mettersi alla guida invece di lasciare il volante a qualche componente della compagnia sobrio e lucido. E mentre le forze dell’ordine sono impegnate in queste torride nottate estive a prevenire e scongiurare le indicibili stragi dei week end sulle strade e nei pressi dei locali più frequentanti dell’area salentina (con multe e ritiri di patenti a iosa), anche dall’amministrazione comunale di Gallipoli è partita in questi giorni un'incisiva campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno dell’abuso soprattutto di bevande alcoliche.           

manifesto no alcol ok-2“Meno Alcol, Più Cervello”, è questo lo slogan scelto dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune ionico per promuovere una mirata campagna di sensibilizzazione, con manifesti affissi in città e locandine distribuite tra i pubblici esercizi, e finalizzata a contrastare l’uso di sostanze alcoliche tra i giovanissimi, causa di gravi conseguenze spesso irreparabili. “Si tratta di una scelta operata nella convinzione  che  occorre uno sforzo supplementare da parte di tutti, in primis delle Istituzioni, per sensibilizzare i giovani sulle conseguenze cui può condurre l’uso e l’abuso di alcool” dice in merito l’assessore al ramo Giovanni Fiore.

La campagna di sensibilizzazione dell’esecutivo cittadino ha come target privilegiato i giovani con meno di 16 anni, cui la vendita di alcolici è vietata per legge. “Sappiamo bene – ha continuato l’assessore – che i divieti spesso da soli non bastano e che una sensibilizzazione mirata, mediante anche l’apporto degli esercizi commerciali che hanno sposato la nostra iniziativa e che ringrazio, può produrre risultati positivi, nell’interesse dei nostri giovani”. 

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