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Un tuffo nell’arte contemporanea. Da giugno la mostra di Pistoletto nel castello

Per tutta l’estate nelle sale del castello Angioino di Gallipoli le opere e le installazioni del maestro piemontese della Pop Art, Michelangelo Pistoletto. Nella Piazza d’Armi del maniero un allestimento anche sul fenomeno Xylella e sugli ulivi pugliesi. Vernissage il 4 giugno

GALLIPOLI – Il conto alla rovescia è già iniziato così come anche l’allestimento nei meandri e negli spazi aperti del castello Angioino che per tutta l’estate sposerà l’arte sublime e le installazioni di Michelangelo Pistoletto. Il tutto sarà pronto entro il 4 giugno prossimo (alle 19 con ingresso su invito) quando uno tra i più importanti e poliedrici artisti contemporanei al mondo sarà ospite della città bella per il vernissage della sua personale curata da Manuela Gandini.

La mostra sarà poi aperta al pubblico dal 5 giugno al 27 settembre (ingresso 6 euro, ridotto 3 euro) e prevede nella Piazza d’Armi, un’installazione del “Terzo Paradiso” al cui centro verrà posto un grande ceppo di ulivo dentro al quale germoglierà un albero neonato. L’opera è dedicata dal maestro Pistoletto al Salento come segno di soluzione e rinascita a fronte dell’epidemia batterica della Xylella che colpisce gli ulivi pugliesi. Un aspetto singolare quest’ultimo che analizza in chiave artistica il fenomeno dell’essiccamento e del xylella e tutte le sue implicazioni, che saranno lette dal maestro piemontese attraverso le lente della "trasformazione e della guarigione". L'opera verrà realizzata in collaborazione con l'azienda Pimar, usando rigorosamente i pizzotti di pietra leccese, blocchi estratti direttamente dalla cava che, non subendo ulteriori cicli di lavorazione, valorizzeranno la natura materica dell'opera, rispettando una risorsa non rinnovabile come la pietra.

 Nella suggestiva sala ennagonale del castello gallipolino sarà installato, invece, un labirinto di cartone, con al centro il tavolo specchiante “LoveDifference”, a forma di mar Mediterraneo, circondato da sedie provenienti dalle culture che si affacciano al Mare Nostrum. In un'altra sala espositiva vi saranno i “Quadri Specchianti e il Segno Arte,” frutto di sperimentazioni iniziate negli anni Sessanta, attraverso l'impiego di numerosi materiali e tecniche, con l'intento di coinvolgere attivamente lo spettatore nell’opera. Mentre i quadri specchianti inglobano il mutare del tempo, il Segno Arte fissa la dimensione umana dell'uomo vitruviano e la ripropone negli oggetti d'uso quotidiano. La mostra, pensata per Gallipoli, contiene evidenti valenze simboliche che riguardano la vita sociale nel suo più alto momento di crisi ed esprime contemporaneamente la via del dialogo  e della rinascita: il Terzo Paradiso e il germoglio d’ulivo.

La presenza di Michelangelo Pistoletto e della sua arte sopraffina è indubbiamente un appuntamento di prestigio per la città di Gallipoli. Pittore e scultore, esponente della Pop Art, animatore e protagonista del movimento dell'arte povera, autore negli anni Sessanta e Settanta dei Quadri specchianti e degli Oggetti in meno, fondatore della “Città dell’arte-Fondazione Pistoletto” a Biella, luogo di interazione tra l’arte, l’educazione, l’industria e la società, Pistoletto ha ideato per Gallipoli tre grandi installazioni site-specific, che stimoleranno simbolicamente lo spazio di relazione tra le persone e la storia, riconnettendo il passato al presente. Dopo il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia, nel 2004, l'Università di Torino ha conferito a Pistoletto la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l'artista ha annunciato quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso.

Michelangelo Pistoletto 1-2Il simbolo scaturisce da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito. Tra i due cerchi opposti, assunti rispettivamente a significato di natura e artificio, viene inserito un cerchio centrale, a rappresentare il grembo generativo del Terzo Paradiso, ideale superamento dell’attuale conflitto tra natura e artificio. Il segno centrale diviene l’auspicio urgente di una risoluzione nel quale armonizzare le due parti. Nel 2007 Pistoletto ha ricevuto a Gerusalemme il “Wolf Foundation Prize in Arts” per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.

Nel dicembre 2012, capovolgendo la visione negativa della profezia Maya, si è fatto promotore del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, facendo realizzare da una rete di ambasciatori il Terzo Paradiso contemporaneamente in oltre 70 paesi del mondo. I materiali e i soggetti utilizzati sono innumerevoli e appartengono alla quotidianità: tappi di bottiglia, reti, torce, reperti storici, persone disabili, fiori, orti ecc. L’ubiquità del segno è possibile grazie alla crescente partecipazione di una rete di collaboratori, “ambasciatori del Terzo Paradiso”, e delle varie cittadinanze locali. Nel 2013, da aprile a settembre, è stato protagonista al Museo del Louvre di Parigi con la sua personale: “Michelangelo Pistoletto, année un-le paradis sur terre”. Nello stesso anno, l’artista ha ricevuto, a Tokyo, il Praemium Imperiale per la pittura (il Nobel per l’arte). Pistoletto è impegnato, sin dagli esordi, nell’elaborazione di un’arte socialmente attiva e dinamica.

La mostra curata da Manuela Gandini, (importante curatrice e critica d’arte contemporanea) è prodotta dall'agenzia di comunicazione Orione, che gestisce il castello di Gallipoli, con la direzione artistica dell'architetto Raffaela Zizzari, in sinergia con l'amministrazione comunale del sindaco Francesco Errico. L’evento ha ottenuto anche il patrocinio del ministero dei Beni culturali comunicata recentemente con una nota a firma del ministro Dario Franceschini. 

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