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Motore in avaria in alto mare: chiamano il 1530, migranti rintracciati all'alba

La richiesta d'aiuto è arrivata nel pomeriggio di ieri presso la sala della capitaneria di porto di Gallipoli. Imponente il dispiegamento: due aerei e diverse motovedette. Solo questa mattina il natante è stato rintracciato a Mancaversa. Rintracciati dieci extracomunitari, condotti al "Don Tonino Bello"

GALLIPOLI – Le ricerche sono iniziate ieri pomeriggio. L’allarme era di quelli da non prendere sottogamba: un natante in avaria, ma in una posizione sconosciuta. Solo all’alba di oggi si è arrivati a capo della situazione. Scoprendo che la segnalazione era giunta da un’imbarcazione che trasportava migranti. Segnale di una ripresa degli sbarchi dopo un periodo relativamente calmo. Almeno sotto il profilo delle tratte di extracomunitari. Perché, nel frattempo, le forze dell’ordine sono state alle prese con traffici di droga lungo il Canale d’Otranto.

La segnalazione telefonica, con tanto di richiesta di soccorso, è pervenuta alla sala operativa della capitaneria di porto di Gallipoli. Qualcuno, dall’imbarcazione, ha composto il numero d’emergenza 1530. Stando a quanto dichiarato, la barca sarebbe rimasta in panne in mezzo al mare aperto, con quindici persone a bordo. Nessun altro riferimento utile per le ricerche. Che sono quindi state complicate.

Si sono subito state attivate tutte le procedure previste dal piano nazionale Sar, sotto il coordinamento del 6° Mrsc (Maritime rescue coordination center) della Direzione marittima di Bari. Il dispiegamento è stato imponente. Alle ricerche hanno preso parte un aeromobile Frontex islandese, decollato da Brindisi, un aeromobile Manta 10-01 del corpo delle capitanerie di porto, partito da Catania, tre motovedette della guardia costiera di Gallipoli, Otranto e Leuca, e altre due della sezione operativa navale della guardia di finanza di Otranto e Gallipoli.

Le attività sono state intense e sono andate avanti per ore, usando anche geola -localizzazione delle utenze telefoniche dei naufraghi. Ma la barca è stata ritrovata solo alle prime luci dell’alba da una pattuglia della guardia costiera di Gallipoli lungo il litorale della marina di Mancaversa, nella zona di Taviano. La stessa pattuglia ha poi rintracciato dieci migranti lungo la strada che costeggia il litorale sud di Gallipoli.

Si tratta di uomini, tutti in buono stato di salute. La nazionalità al momento non è ancora nota. Sono stati condotti prima presso la capitaneria di porto di Gallipoli e, dopo i primi accertamenti, trasferiti nel centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Intanto le indagini proseguono, anche perché, stando a quanto riferito nella richiesta d’aiuto, all’appello mancherebbero cinque persone.

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