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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Nessuna nuova maggioranza per Errico. A Palazzo Balsamo arriva il commissario

Dopo lo slittamento del termine per la conferma o il ritiro delle dimissioni del primo cittadino oggi era prevista la verifica in consiglio. Il Pd non cede e il sindaco resta isolato, annunciando che non tornerà sui suoi passi. Si attende l'arrivo del commissario

GALLIPOLI – Cala il sipario sull’amministrazione del sindaco Francesco Errico. Atto finale quello sancito questa mattina nel Consiglio comunale che si è svolto per una manciata di minuti a Palazzo Balsamo e convocato dal presidente dell’assise Cosimo Giungato per dar seguito alla diffida della Prefettura per la mancata approvazione, nei termini fissati dalla legge, del bilancio di previsione. Dopo lo slittamento del termine ultimo per il ritiro o la conferma delle dimissioni del primo cittadino (presentate per la seconda volta il 10 agosto scorso), complice la giornata festiva di ieri, questa mattina era attesa la verifica definitiva. Errico Ter o commissario a Palazzo Balsamo. O nuova maggioranza o tutti a casa. E la seconda opzione è quella che si è materializzata dopo che il sindaco nella fase preliminare del Consiglio ha preso atto dell’assenza di un accordo e di una maggioranza qualificata per andare avanti. Senza numeri e convergenza Errico ha deciso di non recedere dalla sua volontà di non ritirare le dimissioni (ci sarebbe ancora tempo sino alla mezzanotte di oggi) aprendo di fatto la strada al commissariamento del Comune e alle elezioni anticipate.

La verifica politica prima dello svolgimento dell’assise ha confermato che nulla si è smosso dall’avvio della crisi amministrativa che si trascina ormai dal 9 maggio scorso e acuita dopo lo strappo anche con il Pd, che in seguito alla nomina di due componenti della giunta comunale (Sandro Quintana e Mery Cataldi), aveva deciso di revocare il suo assessore di riferimento (il vicesindaco Antonella Greco), e di togliere la fiducia al sindaco transitando di fatto all’opposizione. Nonostante l’ulteriore azzeramento dell’esecutivo e l’apertura della nuova fase di contrattazione e dei tentativi di mettere in piedi una nuova alleanza e dar sostrato alle linee programmatiche di fine mandato, per Errico sono arrivate le nuove dimissioni.

E oggi, in concomitanza con il termine ultimo per il ritiro o la conferma, l’epilogo in Consiglio. I consiglieri Pd, Mariello e Piccolo, pur presenti in aula non hanno modificato la loro posizione recalcitrante ed escluso qualsiasi partecipazione a nuove e potenziali maggioranze di governo. Così come aveva confermato anche il coordinatore cittadino, Silvio Bardi, che aveva annunciato, in caso di svolgimento dell’assise, il voto contrario del gruppo consiliare al bilancio. E l’assenza anche dei consiglieri Salvatore Guglielmetti (gruppo misto), Toti Di Mattina (Oltre con Fitto) e Cosimo Chianella (Puglia Prima di Tutto) ha fatto venir meno anche la possibilità alternativa di mettere in piedi una maggioranza prescidendo dai Democratici.

In apertura di seduta il sindaco Errico ha preso la parola comunicando che “il termine ultimo per il ritiro delle dimissioni era stato fissato dalla Prefettura per la giornata di oggi e che la mia presenza in Consiglio è da ricondurre esclusivamente alla diffida del prefetto per l’approvazione del bilancio di previsione. Ma non essendo mutata la posizione sulla crisi amministrativa e la volontà di non ritirare le dimissioni, abbandonerò l’aula. Anzi mi meraviglio anche come nessuno dei consiglieri  comunali abbia colto sino ad ora il mio invito a formalizzare in blocco le dimissioni per decretare lo scioglimento del Consiglio”. Dopo l’uscita dall’aula del sindaco, anticipata anche dai consiglieri del Pd, sono subito intervenuti i consiglieri dell’opposizione Rosario Solidoro, Luigi Suez e Antonio Barba ritenendo necessario mettere fine “alla farsa” in atto ormai da mesi e ritenendo che alla luce della volontà del sindaco di non ritirare le dimissioni non “ha ormai alcun senso proseguire nei lavori nel Consiglio”. Fuori anche l’opposizione e venuto meno il numero legale, la seduta è stata decretata sciolta. Tecnicamente ci sarebbe la seconda convocazione prevista per domani ancora in piedi, ma il dado, politico, ormai è tratto. Errico va via, la maggioranza si sgretola, e a palazzo di città arriverà il commissario prefettizio che potrebbe essere Guido Aprea.           

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