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"Non penalizziamo il Gallipoli. Isoliamo i violenti"

Monito dell'associazione "Il Mio Gallipoli" dopo i fatti di Fragagnano che hanno costretto la formazione giallorossa a giocare in campo neutro. Di Girolamo: "Progetto stadio senza barriere va avanti"

GALLIPOLI - Una sconfitta che brucia, ma che fa anche riflettere. La caduta del Gallipoli di domenica scorsa sul campo neutro di Otranto contro la capolista Galatina pone l'accento anche sulla ricaduta negativa dell'immagine e della città. Non tanto per il risultato sportivo maturato sul terreno di gioco. Quanto per le decisioni scaturite in seguito ai fatti incresciosi che hanno visto protagonista un tifoso giallorosso nella trasferta tarantina di due settimane addietro in quel di Fragagnano. Sulla questione il presidente dell'associazione "Il Mio Gallipoli", Davide Di Girolamo, e i soci del sodalizio vicino e parte integrante alla società giallorossa (retta dal patron Marcello Barone) hanno lanciato un monito ben preciso. Una sorta di appello accorato, per evitare di pregiudicare il cammino della formazione gallipolina in campionato. Ma anche per impedire di compromettere la realizzazione di progettualità già in itinere legate alla squadra di calcio come quello dello stadio "senza barriere".

Lo scoramento è compressibile nell'ambito della stessa tifoseria giallorossa e dei referenti societari. Con un interrogativo più che calzante: "..e se la partita tra Gallipoli e Galatina l'avessimo giocata al Bianco con il 12° uomo in campo?". Forse sarebbe stata un'altra storia. Magari il risultato del campo sarebbe stato ugualmente sfavorevole. Ma di certo la "situazione" sarebbe stata meno vergognosa di una partita giocata a porte chiuse e in campo neutro. Alleviata solo dalla differita dell'incontro trasmessa da Teleonda dopo l'accordo tra il presidente Barone e l'editore Luciano Sebaste.

"L'associazione Il Mio Gallipoli manifesta tutto lo sdegno degli associati per il vile gesto compiuto in occasione della gara disputatasi il 9 ottobre scorso in quel di Fragagnano che ha determinato l'applicazione della sanzione della disputa in campo neutro e a porte chiuse dello partita Gallipoli- Galatina" scrivono in una nota ufficiale dall'associazione giallorossa, "tale sanzione, la cui comminazione ha come causa l'atto di uno sconsiderato, determina un gravissimo danno all'immagine della Città Bella, nonchè un non trascurabile danno economico sia alla società di calcio rappresentata da Marcello Barone, sia a tutti i tifosi abbonati ai quali non è stato consentito di poter assistere alla partita pur avendone diritto. Occorre una seria riflessione" si legge ancora nella nota, "che porti i tifosi tutti e gli appassionati del Gallipoli Football 1909 ad isolare i responsabili di atti inqualificabili come quelli posti in essere in occasione della gara Fragagnano-Gallipoli.

L'associazione Il Mio Gallipoli, per quanto di sua competenza, continuerà a sostenere il Progetto "Uno stadio senza barriere", pur consapevole che questo episodio potrebbe creare qualche problema nell'iter burocratico già ampiamente avviato e in via di conclusione. Di fronte ad eventuali difficoltà derivanti da condotte di soggetti che nulla hanno a che fare con il mondo del calcio Il Mio Gallipoli andrà avanti nel sostegno incondizionato al progetto. L'associazione ritiene, infatti" conclude la comunicazione de Il Mio Gallipoli, "che I'evoluzione culturale dello spettatore deve necessariamente passare attraverso nuovi positivi modelli applicati al calcio dilettantistico che annovera migliaia di tesserati, soprattutto nelle fasce giovanili, considerando che uno stadio senza barriere è a misura non solo degli sportivi, ma anche di famiglie e bambini che devono utilizzare lo stadio come luogo di aggregazione e di svago".

Da ricordare che la "follia" di un tifoso gallipolino refertata dal giudici di gara a Fragagnano (ovvero il lancio di una pietra contro l'arbitro colpito ad una gamba dopo l'esclusione decretata del tecnico giallorosso Carmine Bray) ha determinato come provvedimento la squalifica del Bianco per una giornata, con la gara contro il Galatina giocata a porte chiuse e sul neutro di Otranto. Un'ammenda alla società di 500 euro. A livello sportivo invece il tecnico giallorosso è stato fermato per un mese, mentre Legari è stato squalificato per due turni e Romano per uno. E nella speranza ora che domenica col Novoli si torni a parlare solo di calcio.

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