Obesità infantile, meeting del Club Lions di Gallipoli
Domani sera al Bellavista incontro con specialisti e mondo della scuola per analizzare i fattori di rischio e gli effetti deleteri di una cattiva educazione alimentare tra i più giovani
Redazione
09 ottobre 2009 18:57
GALLIPOLI - Si svolgerà domani, sabato 10 ottobre, a partire dalle 19.3 presso il Residence "Bellavista" di Corso Roma, un meeting organizzato dal Club Lions di Gallipoli unitamente a quelli di Maglie, Casarano, San Pietro Vernotico, Copertino-Salento ed il Leo Club di Gallipoli. Relatore sarà il dottor Antonio Caretto, medico Endocrinologo-Dietologo, coordinatore nazionale della Consulta dell'Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.
"L'obesità infantile, afferma Gian Maria De Marini, Presidente del Lions Club di Gallipoli, è molto diffusa nel mondo occidentale, il doppio negli Usa rispetto all'Europa. Circa un bambino su quattro è obeso e tale condizione viene protratta anche in età adulta con disagi comportamentali e relazionali oltre ai rischi per la salute. In Italia la regione capofila è la Campania e comunque il Sud più del Nord. Il tutto è da imputarsi ad una cattiva educazione alimentare, accentuata da spot pubblicitari che invitano al consumo di prodotti non particolarmente idonei ad una sana alimentazione.
"Per tale motivo si è pensato di organizzare nelle scuole elementari e medie, con il consenso dei presidi e dei docenti, speciali incontri con genitori ed alunni, durante i quali nostri esperti della materia relazioneranno sul tema, coinvolgendo tutti allo scopo di promuovere una corretta alimentazione, che, se instaurata sin dall'inizio, diventerà un modus vivendi naturale e non inficiato da condizionamenti legati solo a mero profitto".
"L'obesità infantile, afferma Gian Maria De Marini, Presidente del Lions Club di Gallipoli, è molto diffusa nel mondo occidentale, il doppio negli Usa rispetto all'Europa. Circa un bambino su quattro è obeso e tale condizione viene protratta anche in età adulta con disagi comportamentali e relazionali oltre ai rischi per la salute. In Italia la regione capofila è la Campania e comunque il Sud più del Nord. Il tutto è da imputarsi ad una cattiva educazione alimentare, accentuata da spot pubblicitari che invitano al consumo di prodotti non particolarmente idonei ad una sana alimentazione.
"Per tale motivo si è pensato di organizzare nelle scuole elementari e medie, con il consenso dei presidi e dei docenti, speciali incontri con genitori ed alunni, durante i quali nostri esperti della materia relazioneranno sul tema, coinvolgendo tutti allo scopo di promuovere una corretta alimentazione, che, se instaurata sin dall'inizio, diventerà un modus vivendi naturale e non inficiato da condizionamenti legati solo a mero profitto".
Redazione
09 ottobre 2009 18:57
