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Occhio vigile sugli appalti. Nuovo patto della legalità con la Prefettura

Il Comune di Gallipoli ha approvato l'adesione al progetto "Rete dei responsabili della legalità degli appalti pubblici". Referente di garanzia il dirigente dell'ufficio tecnico Cataldi. Lotta a corruzione e infiltrazioni criminali

GALLIPOLI - Dalle licenze e autorizzazioni per le attività e i servizi potenzialmente a rischio, agli appalti e ai lavori pubblici. Il Comune di Gallipoli compie un altro passo in avanti per garantire il massimo della trasparenza e per contrastare la possibilità d’infiltrazioni della criminalità nelle attività soggette al rilascio del nulla osta amministrativo per essere esercitate o affidate tramite gara d’appalto. E l’asse si sposta non solo verso le licenze e autorizzazioni per locali, stabilimenti balneari e gestione dei parcheggi privati, ma anche nel settore più ampio degli appalti pubblici in generale. Con una recente delibera della giunta comunale retta dal sindaco Francesco Errico, l’amministrazione di palazzo Balsamo ha approvato lo schema di funzionamento della banca dati del Rul, responsabile unico per la legalità.  Il 20 febbraio scorso infatti il prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, ha trasmesso a tutti i Comuni lo schema che disciplina le modalità di funzionamento della banca dati prevista dal progetto “La rete dei responsabili della legalità negli appalti pubblici” nonché il funzionamento della struttura tecnologica di videocomunicazione tra gli enti e la Prefettura.

Si tratta di un progetto finanziato con fondi del Pon sicurezza per innalzate il livello della legalità. Il prefetto, da quanto si evince dalla stessa nota giunta a palazzo di città, ha invitato i Comuni a modificare i rispettivi Piani anticorruzione, approvando lo schema per il funzionamento della banca dati e indicando un responsabile unico per la legalità, referente della Prefettura. L’amministrazione comunale ha così approvato lo schema di funzionamento della banca dati e indicato il dirigente dell’area Politiche territoriali e infrastrutturali, Giuseppe Cataldi, quale responsabile del Rul. Si tratta di  una figura di garanzia, con  professionalità tali da gestire la raccolta e tenuta di tutti i dati concernenti le fasi di affidamento ed esecuzione di lavori, in grado di adempiere tempestivamente alla richiesta delle necessarie certificazioni antimafia e curare l’aggiornamento delle banche dati relative agli appalti. Tale funzionario sarà il referente della stessa Prefettura, delle forze di polizia e delle imprese a vario titolo interessate ai lavori e curerà la gestione del piano di controllo coordinato di cantiere e dei sub cantieri, indispensabile al fine degli accessi.

“Anche in questa occasione” commenta il sindaco Francesco Errico, “abbiamo dimostrato la volontà e l’impegno nel garantire la legalità e la massima trasparenza in materia di licenze e appalti. Il Comune di Gallipoli è stato anche questa volta il primo a rispondere positivamente così come per la sottoscrizione del protocollo per la legalità dello scorso ottobre. Abbiamo proceduto con estrema solerzia all’approvazione del suindicato schema” aggiunge, “consapevoli dell’importanza di questa misura integrativa del Piano triennale della prevenzione della corruzione. Voglio sottolineare ancora volta che il nostro ente attuava già prima della firma di ottobre le buone prassi e i dovuti controlli atti a prevenire eventuali infiltrazioni di criminalità. Questo per noi” conclude il sindaco “rappresenta un ulteriore tassello di un percorso già iniziato con la consapevolezza che, soprattutto in una realtà che registra in estate numeri da capogiro in quanto ad affluenza turistica,  non bisogna mai abbassare la guardia, ma attuare azioni di monitoraggio e controllo continue”. Già lo scorso ottobre il Comune di Gallipoli aveva sottoscritto con la Prefettura di Lecce il protocollo d'intesa “Le autorizzazioni e le licenze amministrative: le nuove frontiere degli interessi mafiosi e l'attività di prevenzione” al fine di rafforzare l'attività di prevenzione sul territorio per contrastare possibili fenomeni di corruzione o di possibile infiltrazione criminale.

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