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Senso unico a Lido Conchiglie. Il Comune di Sannicola diffida quello di Gallipoli

Singolare vicenda sulla disciplina del traffico nella marina del litorale nord dopo gli ingorghi estivi. Il Comune di Gallipoli istituisce il senso unico su via Colombo, ma il sindaco di Sannicola si oppone e ne chiede formalmente la revoca

GALLIPOLI – Solo pochi giorni addietro si rincorrevano le proteste e le segnalazioni per gli ingorghi e per il traffico sul lungomare di Lido Conchiglie. E come ogni estate s’invocava l’istituzione del senso unico di marcia su via Colombo e la deviazione del flusso veicolare nelle vie prospicienti come legittimato anche negli anni passati dalle sentenze dei giudici amministrativi. Un provvedimento che - essendo la strada di competenza provinciale - richiede la convergenza di determinazioni  e ordinanze da parte del comune di Sannicola, di quello di Gallipoli e della stessa Provincia di Lecce.

Provvedimento che per quanto riguarda l’amministrazione comunale gallipolina è stato varato il 20 luglio scorso con un’ordinanza avvalorata dal primo cittadino Francesco Errico e firmata dal comandate della municipale Paola Vitali. Il tutto in attesa di ricevere anche i contestuali provvedimenti degli altri enti interessati e di approntare la segnaletica, per istituire  dal 26 luglio il senso unico, confermando il parcheggio sul lato mare, ed eliminando il doppio senso di circolazione attuale.

Ma ecco che dal Comune di Sannicola è giunta in queste ore una formale nota di diffida nei confronti del comune gallipolino a firma del neo sindaco Cosimo Piccione. Una nota con la quale il primo cittadino sannicolese ha, in buona sostanza, invitato l’amministrazione di Gallipoli a revocare l’atto di istituzione del senso unico sul lungomare della marina. Un atto non certo gradito dal sindaco Errico che ora spiega la situazione e l’esigenza di ordine pubblico che impone l’adozione di tale provvedimento. “Spiace che lo sgarbo istituzionale abbia prodotto una diffida che non tiene in alcun conto la necessità di tutelare la pubblica incolumità, che per gli amministratori dovrebbe rappresentare un obiettivo primario da garantire”, replica Errico commentando proprio la nota con cui il collega di Sannicola ha diffidato il primo cittadino ionico e il comandante della polizia municipale, Paola Vitali, a revocare l’ordinanza del 20 luglio con cui si è istituito il senso unico di marcia su via  Colombo, in località Lido Conchiglie.

“L’ordinanza non nasce certo da un capriccio del sottoscritto” spiega il sindaco Errico, “ma da una lunga e comprovata necessità, sancita anche da un giudizio del Consiglio di stato, di razionalizzare un’arteria che in queste settimane è particolarmente stressata da un notevole carico di autovetture. Ci sono ragioni di ordine pubblico e di pubblica incolumità che rendono obbligata tale decisione, anche perché proprio l’esperienza ha dimostrato che qualsiasi soluzione diversa da quella che è stata adottata è semplicemente fallimentare”. Il riferimento del primo cittadino gallipolino va all’estate del 2010, quando a seguito del ricorso al Tar vinto da un privato (ma poi ribaltato dal Consiglio di Stato) si pose in essere proprio il dispositivo richiesto dal sindaco di Sannicola, ovvero il doppio senso e il divieto di sosta e fermata sul lato mare

 “Si tratta di una soluzione in alcun modo praticabile” aggiunge Errico, “perché basta un’autovettura in sosta per mandare in tilt il traffico veicolare, tra cui potrebbero esserci anche mezzi di soccorso e pronto intervento. Il discorso è che noi non siamo affezionati ad alcuna scelta o soluzione, perché l’interesse unico è quello di dare sicurezza ai cittadini, evitando problemi e disservizi. Per questo non comprendiamo scelte che non apportano nulla di innovativo ma che, al massimo, sono destinate a ripercorrere errori già bocciati dal passato più e meno recente”. Di qui la chiosa finale del primo cittadino. “Per tutte queste ragioni” conclude, “registro con profonda delusione istituzionale l’atto del collega di Sannicola, nonostante da parte mia non sia mai mancato né ascolto, né collaborazione. Prendo atto di questa diffida e del modus operandi del sindaco di Sannicola, ma la necessità di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica va ben oltre questi sgarbi istituzionali”.

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