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Sabato, 20 Aprile 2024
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“Sacro Cuore di Gesù”con l’incubo tagli. Il Pdl alza le barricate

Settimana decisiva per le decisioni della Regione sugli accorpamenti dei punti nascita che potrebbero penalizzare il nosocomio gallipolino. Antonio Barba e il Pdl incalzano Vendola e il sindaco sui nodi Ostetricia e Rianimazione

 

GALLIPOLI - Razionalizzazione della spesa sanitaria e ospedali salentini a rischio. Trattative ancora aperta, ipotesi nefaste di chiusure e accorpamenti, ma nessuna certezza che possa far dormire sonni tranquilli alla comunità gallipolina e non. E sul possibile depotenziamento del Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli, è tempo di nuova mobilitazione. In attesa di capire di più e meglio della cosiddetta “fase due” del piano di rientro del deficit sanitario pugliese che prospetta le ulteriori chiusure dei presidi ospedalieri di Fasano, Mesagne, Conversano, Nardò (dolorosamente riconvertito in poliambulatorio) e Trani e i tagli di altri 800 posti letto sul territorio, dei quali 130 negli enti ecclesiastici, 300 nel pubblico e 370 nelle cliniche private. Va ancora trovata la quadratura del cerchio, infatti, sia sulle dismissioni e riconversioni dei piccoli ospedali sia sull’annunciato dimezzamento dei 42 punti nascita esistenti in Puglia: il taglio lineare di quelli sotto i 500 parti l’anno, indicato dal Ministero, rischia di privare alcuni territori dei servizi di maternità e, dunque, andranno individuate deroghe precise. Per l’ospedale di Gallipoli si vive in corsia il paradosso di un possibile accorpamento del reparto di Ostetricia e Ginecologia a Casarano o Scorrano (ma potrebbe avvenire anche il contrario) e la mancata attivazione della Terapia intensiva, nuova di zecca, e ancora inesorabilmente chiusa.

A smuovere ancora una volta le acque, in questi giorni di discussione e di decisioni importanti in quel di Bari da parte del governo Vendola, ci ha pensato il consigliere regionale del Pdl, Antonio Barba che ha invitato senza mezzi ad un intervento deciso le istituzioni regionali e anche locali al fine di “salvaguardare la sopravvivenza delle strutture ospedaliere salentine”. Una battaglia che il Pdl, ma anche nelle fila della maggioranza alcuni esponenti del Pd regionale stanno portando avanti a difesa degli ospedali e dei punti nascita.

“Se la giunta Vendola pensa di far passare in maniera così sottaciuta il depotenziamento di storiche strutture ospedaliere del territorio che, con la loro puntuale attività, hanno contribuito a mantenere dignitosi i livelli di assistenza sanitaria, commette un gravissimo errore di valutazione che le si rivolterà contro come un boomerang” ammonisce il consigliere gallipolino. Che dopo aver analizzato e demonizzato le scelte in itinere del governo regionale, nel dettaglio precisa: “Non si può pretendere di razionalizzare gli sprechi e aggiustare i bilanci senza toccare le vere cause del dissesto e mettendo mano, invece, esclusivamente a servizi essenziali che non possono subire alcuna decurtazione” dice ancora Antonio Barba, “e non solo per l’attività dell’opposizione, ma anche dalla viva voce dei cittadini, il Governo Regionale si renderà ben presto conto di aver sbagliato strada. Non si può pensare di privare Gallipoli e le realtà salentine in generale di reparti così importanti per la storia e la ineccepibile funzione finora svolta sul territorio, rendendole monche allo stato attuale e facendole avviare lentamente ma inesorabilmente, a quanto si paventa, verso la black list della soppressione e della chiusura. Noi certamente” conclude, “essendo stati delegati dal nostro elettorato a difendere l’interesse generale delle nostre collettività, non staremo a guardare”

E anche il Pdl gallipolino in queste ore non ha mancato di sollecitare al più presto iniziative concrete a difesa dell’integrità dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù. Chiamando a raccolta anche il neo sindaco della città bella, Francesco Errico. “Dinanzi alla quotidiana presa d’atto di notizie che confermerebbero per imminente il taglio di fondamentali servizi sanitari al Sacro Cuore di Gesù” si legge in una nota del Pdl, “si invita il sindaco di Gallipoli a prendere i dovuti provvedimenti finalizzati ad informare e sensibilizzare la cittadinanza sui rischi concreti che si materializzano all’orizzonte. Siamo certi che  il responsabile della sanità cittadina non rimarrà in silenzio, magari per una forma di vicinanza politica agli esponenti della giunta Vendola o dei partiti delle forze di maggioranza regionale, dando l’impressione di sminuire il danno che Gallipoli subirebbe dal taglio di reparti ospedalieri, di servizi sanitari e professionalità mediche e paramediche che, da anni, garantiscono livelli di cura per gli abitanti del nostro territorio, senza dimenticare” conclude la nota, “la grande funzione alla quale assolvono nel periodo estivo quando, in concomitanza con il boom turistico, rispondono alle domande di sanità di migliaia di vacanzieri”.

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