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Residence con tredici appartamenti / Gallipoli

Palazzo di lusso sul lungomare. Respinto ricorso e via libera dal Consiglio di Stato

Conclusa la querelle giudiziaria tra l’impresa Aspasya srl e due dirimpettaie che contestavano la realizzazione del fabbricato sul lungomare Galilei di Gallipoli. Confermato l’orientamento del Tar e legittimata la costruzione

GALLIPOLI - Anche il Consiglio di Stato ha dato il via libera definitivo alla realizzazione, ormai completata e con gli appartamenti già in buona parte venduti, del fabbricato di lusso del lungomare Galilei a Gallipoli.

Confermando di fatto l’orientamento già definito dal Tar di Lecce, con la sentenza dell’ottobre del 2022 che aveva legittimato la prosecuzione dei lavori da parte della società Aspasya srl, l’impresa costruttrice del Gruppo Frascino, che aveva dovuto bloccare inizialmente il cantiere per un periodo, a causa di un contenzioso amministrativo.

Anche l’appello proposto dalle ricorrenti contro la sentenza del Tar non ha avuto seguito. E si è quindi conclusa in favore della società edilizia la querelle giudiziaria che ha visto contrapposte la società Aspasya e due dirimpettaie (villeggianti che occupano il quarto e quinto piano dello stabile condominiale retrostante in via Villini), e che avevano richiesto, con i loro ricorsi, l’interruzione dei lavori per presunte illegittimità del titolo edilizio.

Le ricorrenti sostenevano infatti, in sintesi, che la nuova costruzione recherebbe loro pregiudizio, perché occulterebbe la vista mare e toglierebbe luce ed aria ai loro appartamenti e che, quindi, vi sarebbe l’interesse ad impugnare il titolo che la legittima. Da ciò deducevano la violazione del regolamento edilizio comunale contestando il modo in cui sono state calcolate le altezze del nuovo edificio poi realizzato.

Ma nei due gradi della giustizia amministrativa è stata pienamente valutata la legittimità della realizzazione del fabbricato. I giudici della quarta sezione del Consiglio di Stato (presidente Vincenzo Lopilato) hanno confermato la sentenza resa dal Tar di Lecce a ottobre dello scorso anno e le tesi difensive dei legali della società costruttrice, gli avvocati Luigi e Giorgio Portaluri.

Le due ricorrenti avevano proposto complessivamente anche tre istanze cautelari finalizzate ad ottenere il blocco dei lavori, di cui due nel secondo grado di giudizio, ma anche quelle sono state rigettate. Il progetto in questione ha preso le mosse dalla demolizione di una casa unifamiliare per fare spazio a un immobile di pregio caratterizzato da un’altissima efficienza energetico-ambientale e con affaccio panoramico sulla baia di Gallipoli.

Si tratta della Residenza Galilei 73, una lussuosa costruzione fronte mare costruita secondo i più avanzati criteri di costruzione imposti dal certificato di sostenibilità ambientale del protocollo Itaca Puglia. Il complesso residenziale si sviluppa su cinque piani fuori terra ed è composto da 13 unità immobiliari, con autorimessa, che sorgono sul lungomare Galilei, angolo via Arene.

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